La Sindrome di Raperonzolo: Quando i Capelli Diventano un Pericolo
La storia di Sophia e la lotta contro la tricofagia
Sophia, una bambina di 9 anni, è stata portata in ospedale dai genitori a causa di un forte mal di pancia. Non presentava febbre, ma lamentava un dolore addominale accompagnato da episodi di vomito, sintomi che facevano pensare a un problema gastrointestinale. Dopo un’approfondita visita medica al Norfolk and Norwich University Hospital nel Regno Unito, è emerso che Sophia soffriva della Sindrome di Raperonzolo, un disturbo del comportamento caratterizzato dall’impulso compulsivo di mettere in bocca e mangiare i capelli, spesso in modo inconsapevole. Questa condizione, nonostante il nome fiabesco, è rara ma estremamente pericolosa.
Quando Sophia è stata portata al Norfolk and Norwich University Hospital, la mamma ha raccontato che la bambina urlava dal dolore. I medici hanno scoperto un ammasso di capelli bloccato nello stomaco di Sophia, che aveva causato danni all’intestino. Dopo un intervento chirurgico durato quattro ore e mezzo, i medici sono riusciti a rimuovere la massa di capelli. Sophia è rimasta ricoverata per dieci giorni prima di poter fare ritorno a casa.
La storia di Sophia inizia quando, a soli 18 mesi, ha iniziato a strapparsi i capelli e mangiarli come mezzo per calmarsi e addormentarsi. Questa abitudine è continuata durante l’infanzia, nonostante i tentativi della madre di fermarla con rimedi come l’applicazione di olio d’oliva sui capelli e l’uso di guanti durante il sonno. A quattro anni, Sophia ha vomitato una palla di capelli a seguito di una grave malattia. Nonostante un periodo di otto settimane in cui sembrava aver smesso, ha ripreso l’abitudine senza che i genitori se ne accorgessero.
Il 12 dicembre dell’anno scorso, la mamma si è svegliata per i lamenti di Sophia, che si sentiva male, vomitava e ha perso conoscenza. Portata d’urgenza in ospedale, i medici hanno scoperto una grande massa di capelli nello stomaco della bambina, causandole ulcere e un buco nello stomaco. Dopo l’intervento e il periodo di ricovero, Sophia è tornata a casa, completamente guarita.
La tricofagia, o Sindrome di Raperonzolo, è un disturbo ossessivo-compulsivo caratterizzato dal mettere in bocca e ingerire i capelli, spesso in modo inconsapevole. Questo comportamento può causare gravi danni alla salute, poiché i capelli, costituiti da cheratina, tendono ad aggrovigliarsi nell’intestino formando una massa chiamata tricobezoario. I sintomi includono dolore addominale, nausea, vomito, alito cattivo, gonfiore, riduzione dell’appetito e perdita di peso.
La tricofagia può essere causata da diversi fattori, tra cui predisposizione genetica, ambiente sociale e fattori neurobiologici. Il trattamento prevede terapie cognitive e comportamentali per controllare gli impulsi, oltre a terapie farmacologiche per ridurre ansia, depressione e sintomi ossessivo-compulsivi. In casi gravi, l’intervento chirurgico è necessario per rimuovere la massa di capelli.