Scienze

L’arte del fingere: lo sviluppo della creatività nei bambini

Un'indagine sull'evoluzione della finzione infantile e i suoi benefici

L’arte del fingere: lo sviluppo della creatività nei bambini

L’arte del fingere è un aspetto fondamentale nel processo di apprendimento dei bambini. Essi imparano a imitare azioni, a immaginare elementi fantastici e a disegnarli, sviluppando così la creatività, stringendo amicizie e comprendendo meglio il mondo che li circonda.

Ma quando esattamente i bambini iniziano a distinguere tra realtà e fantasia, apprendendo la capacità di astrazione e ampliando le proprie esperienze giorno dopo giorno? Una ricerca condotta dall’Università di Bristol, pubblicata su Cognitive Development, fornisce risposte a queste domande.

Lo studio sull’Early Pretending Survey (EPS), coordinato dalla docente di psicologia dell’educazione Elena Hoicka, è il primo del suo genere a tracciare in modo dettagliato l’evoluzione della capacità dei bambini di comprendere e applicare forme di finzione.

Il sondaggio è stato condotto su 900 genitori di bambini provenienti da Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Australia. Attraverso i racconti dei genitori, sono stati identificati 18 tipi di finzione che emergono nei primi anni di vita dei bambini.

Secondo i dati raccolti, alcuni bambini mostrano la capacità di comprendere la finzione già a partire dai quattro mesi di età. Intorno all’anno di vita, circa il 50% dei bambini dimostra la capacità di fingere e imitare situazioni reali. Intorno ai 13 mesi, circa il 50% dei bambini riesce a distinguere elementi irreali nelle situazioni in cui si trovano.

Lo studio evidenzia che i bambini iniziano a utilizzare il proprio corpo e a imitare azioni quotidiane, per poi passare a situazioni più fantasiose non appartenenti alla loro esperienza quotidiana. Intorno ai tre anni, molti bambini mostrano una notevole creatività, creando scenari fantastici durante il gioco di finzione.

Il gioco del far finta è considerato fondamentale per lo sviluppo infantile, poiché stimola l’autonomia e offre numerosi vantaggi in diversi ambiti, come l’aspetto cognitivo, socio-emotivo, comunicativo e delle funzioni esecutive.

Il rapporto con lo psicologo o la psicologa rimane importante per suggerire attività adeguate e guidare la funzione genitoriale, considerando le paure e i dubbi dei genitori, evitando etichette o stigmatizzazioni dei bambini.

In un periodo storico in cui la competizione e il perfezionismo sono diffusi, è essenziale orientare la funzione genitoriale nel modo migliore per sostenere adeguatamente i figli con attività adeguate al loro livello di sviluppo.

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