Renato Zero: Adozione e Maternità Surrogata
Il cantautore romano parla di adozione, maternità surrogata e musica contemporanea
Renato Zero, il celebre cantautore romano che ha compiuto 74 anni ieri, ha recentemente espresso la sua opinione sulla maternità surrogata durante un’intervista rilasciata a Gianluca Gazzoli nel podcast Passa dal BSMT. Secondo Zero, adottare è preferibile all’affitto di un utero, definendo quest’ultimo un atto di servilismo che porta infelicità a chi desidererebbe un figlio per sé.
Zero ha condiviso la sua esperienza personale come padre adottivo, sottolineando che ha impiegato dieci anni prima di decidere di adottare il suo figlio Roberto. Un episodio significativo che lo ha convinto definitivamente è stato quando ha trovato suo figlio e sua madre in un momento di intimità, che ha segnato il momento in cui ha deciso di avviare il processo di adozione.
Il cantautore ha anche parlato della sua infanzia durante l’intervista, menzionando il bullismo, il rapporto con i genitori e le amicizie con Loredana Bertè e Mia Martini. Ha anche espresso la sua opinione sul Festival di Sanremo, affermando di non credervi più a causa dell’aggressività e della mancanza di originalità che caratterizzano l’attuale panorama musicale.
Zero ha sottolineato che preferisce artisti come Diodato, che rappresentano una ricerca musicale e uno spessore artistico che, a suo parere, manca spesso nell’industria musicale contemporanea.
