Tensione in Medio Oriente: situazione critica per i cittadini italiani in Libano
Rischio di escalation e piani di sicurezza per i connazionali nel Paese
La situazione in Medio Oriente si fa sempre più difficile, con precari equilibri che saltano e la tensione che cresce dopo l’attacco missilistico dell’Iran contro Israele. Si teme una pericolosa escalation e un effetto a catena che potrebbe avere conseguenze devastanti. In particolare, c’è grande preoccupazione per i cittadini italiani presenti in Libano.
Attualmente, secondo i dati forniti dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, si stima che ci siano circa 3.200 cittadini italiani nel Paese mediorientale. Tra di loro vi sono sia civili che militari, ognuno con esigenze e situazioni diverse. Tajani ha invitato i connazionali a lasciare il Libano utilizzando i voli commerciali disponibili, sottolineando l’impegno del Governo nel garantire la loro sicurezza e nel fornire assistenza in caso di necessità.
Per quanto riguarda i militari italiani presenti in Libano, essi sono coinvolti principalmente nelle missioni Unifil e Mibil. Unifil è la missione di peacekeeping dell’Onu nel sud del Libano, con un contingente di circa mille italiani su un totale di diecimila. Il mandato di Unifil è stato recentemente rinnovato fino all’agosto 2025, e il ministro della Difesa Crosetto ha assicurato che sono stati aggiornati i piani di contingenza per garantire la sicurezza dei militari italiani in caso di escalation del conflitto.
La missione Mibil, invece, è un’operazione militare bilaterale italiana che si occupa di formazione e addestramento delle forze di sicurezza libanesi. A causa dell’attuale escalation, sono rimasti in Libano solo i militari responsabili della gestione della caserma, mentre il livello di prontezza delle forze armate è stato innalzato per garantire la sicurezza dei connazionali presenti nel Paese.
Il ministro Crosetto ha sottolineato che, nonostante il livello di rischio per i militari italiani non sia aumentato, la Difesa è pronta a intervenire e a condurre operazioni di estrazione dei connazionali in caso di necessità, mantenendo la sicurezza come priorità assoluta. Sono stati preallertati assetti navali e aerei per garantire un’eventuale evacuazione rapida ed efficace, dimostrando la sinergia tra Difesa ed Esteri nella protezione dei cittadini italiani in Libano.
La situazione in Libano rimane estremamente delicata, con la popolazione civile che rischia di essere coinvolta in un conflitto sempre più pericoloso. È fondamentale seguire costantemente gli sviluppi della situazione e adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini italiani presenti nel Paese mediorientale.