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Urgenza dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab-Beyfortus per la prevenzione del virus respiratorio sinciziale

L'allarme delle Regioni per garantire l'accesso equo al farmaco preventivo

Urgenza dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab-Beyfortus per la prevenzione del virus respiratorio sinciziale

Le tempistiche della prossima fase epidemica, prevista tra ottobre e marzo, evidenziano l’importanza per tutte le regioni di garantirsi al più presto le dosi necessarie dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab-Beyfortus. Questo farmaco è utilizzato per prevenire le infezioni da virus respiratorio sinciziale nei bambini, al fine di ridurre le complicanze e i ricoveri ospedalieri.

Raffaele Donini, coordinatore della Commissione Salute delle Regioni, ha scritto una lettera al ministro della Salute, Orazio Schillaci, e all’Aifa, lanciando un allarme sulla disponibilità dell’anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale. Donini sottolinea l’urgenza di una rapida autorizzazione da parte degli enti regolatori per rendere disponibile il farmaco già da ottobre, in modo da allineare l’offerta terapeutica con il periodo di circolazione del virus.

Secondo quanto riportato, molte gare regionali per l’acquisto del Nirsevimab sono rimaste senza partecipanti a causa della dichiarata indisponibilità del farmaco da parte dell’azienda per una copertura universale. Questa situazione crea una grave disuguaglianza tra le regioni, con alcune che hanno accesso al farmaco per una campagna universale e altre che non riescono nemmeno a proteggere i pazienti più fragili.

Di fronte a questa disparità, le Regioni chiedono al ministero della Salute e all’Aifa di attivare una negoziazione accelerata per inserire il farmaco in Fascia A, rendendolo così accessibile a tutte le regioni. In alternativa, propongono di negoziare direttamente con l’azienda titolare dell’AIC, seguendo le disposizioni del decreto interministeriale del 2 agosto 2019 che prevede la possibilità di rendere rimborsabili i farmaci di Fascia C acquistati per esigenze di salute pubblica. Queste soluzioni garantirebbero un accesso rapido alla terapia.