Economia

Lotta all’evasione fiscale: il piano del governo Meloni

Strategie e misure per contrastare l'evasione fiscale in Italia

Lotta all’evasione fiscale: il piano del governo Meloni

L’intenzione del governo Meloni, come indicato nel documento allegato al Piano strutturale di bilancio (Psb) approvato il 27 settembre, è chiara: delineare le direttive economiche fino al 2029 e preparare il terreno per la prossima manovra finanziaria del 2025. In particolare, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti punta a contrastare l’evasione fiscale per incrementare le entrate statali.

Uno degli strumenti per contrastare l’evasione è il potenziamento dei controlli sugli scontrini e sulle dichiarazioni fiscali scorrette. Il governo intende implementare un sistema che colleghi i pagamenti elettronici con il registro dei corrispettivi, consentendo all’Agenzia delle Entrate di monitorare le transazioni in modo più efficace.

Un aspetto fondamentale sarà l’analisi delle operazioni al consumo finale, ovvero quelle tra esercenti e consumatori, al fine di migliorare la tracciabilità e la tempestività delle informazioni fornite al Fisco.

Si prospetta il ritorno dello scontrino fiscale elettronico, che dovrebbe essere integrato nel database dell’Agenzia delle Entrate per garantire una maggiore trasparenza. Questo consentirebbe di verificare immediatamente se ogni transazione corrisponde a un scontrino emesso.

La lotta all’evasione fiscale è un obiettivo chiave del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che ha spinto il governo a adottare misure come il cashback nel 2020, sotto il governo Conte, per incentivare i pagamenti elettronici.

Recentemente, il governo ha introdotto sanzioni più severe per rendere obbligatorio l’utilizzo del Pos per tutti gli esercizi commerciali e i professionisti. Le multe per la mancata comunicazione dei dati Pos sono state notevolmente aumentate, arrivando fino a 21mila euro.

Dopo i tentativi infruttuosi dei governi Conte e Draghi, il governo Meloni ripropone il progetto di collegare le transazioni con i pagamenti elettronici agli scontrini emessi. Resta da vedere se questa volta i controlli avranno successo.