Omicidio a Napoli: arrestato presunto assassino per debito di 5mila euro
La vendetta per un debito sospeso porta alla tragedia di Luigi Procopio
Antonio Amoroso, presunto assassino e parente di Luigi Procopio, il 45enne freddato a colpi di pistola davanti al figlio di 11 anni lo scorso 30 settembre a Napoli, è stato rintracciato a Milano e fermato dalla polizia. Amoroso, considerato il principale sospettato dell’omicidio, si era trasferito a Milano subito dopo il delitto avvenuto in strada, in Vico VII Duchesca, in pieno giorno e di fronte a numerosi spettatori.
Secondo quanto riportato da NapoliToday, Procopio era già noto alle forze dell’ordine per essere stato coinvolto in un altro agguato nel 2022. Durante quell’episodio, due individui a bordo di uno scooter avevano sparato sei colpi contro l’auto in cui si trovava Procopio, ma le indagini avevano escluso che fosse lui il vero obiettivo dei sicari.
Amoroso, a sua volta, era già noto alle autorità: nel 2009 era stato coinvolto in un’operazione contro la camorra e successivamente, nel 2022, aveva sparato alla sua compagna incinta, mancandola per poco. Dopo il tentato omicidio, Amoroso era fuggito e rimasto latitante per alcune settimane, prima di fare ritorno a Napoli e costituirsi alle autorità.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il movente dell’omicidio di Procopio sarebbe stato un debito di circa 5mila euro contratto dallo stesso nei confronti di Amoroso. Quest’ultimo avrebbe deciso di vendicarsi per il mancato pagamento del debito.