Notizie

OnlyFans: il mercato in crescita e le sfide fiscali

Evasione fiscale e regolamentazione nel mondo dei creator di contenuti a pagamento

OnlyFans: il mercato in crescita e le sfide fiscali

Il mercato di Onlyfans è in costante crescita, tanto che nel 2023 ha generato un business globale di 6,6 miliardi di euro, con 305 milioni di utenti registrati. In Italia, si stima che ci siano circa 350mila creators che utilizzano piattaforme simili per pubblicare contenuti a pagamento, con un potenziale giro d’affari di 2,5 miliardi di euro all’anno.

L’opacità di questo mercato spesso porta a casi di evasione fiscale, come evidenziato da una nota del Codacons riguardante Mady Gio, una star di OnlyFans denunciata per dichiarazione infedele dalle autorità fiscali. Nonostante dichiarasse solo poco più di 50 mila euro di ricavi, la piattaforma le avrebbe erogato compensi per oltre un milione e mezzo di euro tra il 2021 e il 2022. La donna si difende affermando di aver sempre pagato le tasse.

Secondo l’associazione di Carlo Rienzi, la promessa di guadagni facili spinge sempre più persone in Italia a intraprendere la strada dei contenuti a pagamento, soprattutto nel settore per adulti. Oltre ai contenuti riservati agli abbonati, c’è anche il mercato degli “extra”, ovvero contenuti personalizzati richiesti dagli utenti tramite messaggi e chat private, per i quali i creators chiedono pagamenti aggiuntivi.

Questo mercato opaco, come dimostrano le indagini della Guardia di Finanza, spesso sfocia in evasione fiscale, poiché i proventi sono soggetti a tassazione ma non sempre dichiarati regolarmente. Per questo motivo, si ritiene necessario intensificare i controlli fiscali sui creators italiani per recuperare somme non dichiarate al Fisco.

La deputata e vicepresidente di Azione, Giulia Pastorella, critica il Codacons per puntare il dito contro l’intero settore a causa di un presunto caso di evasione fiscale di una content creator per adulti. Pastorella sostiene la necessità di norme e regolamentazioni chiare per il settore in crescita, anziché demonizzare una categoria professionale che chiede da tempo regole precise per operare correttamente.

giulia-pastorella-lapresse
Giulia Pastorella (LaPresse)