Il legame tra infezioni batteriche e diabete di tipo 1
Uno studio rivela una possibile causa autoimmune della malattia
Il diabete di tipo 1, noto anche come diabete giovanile, è una patologia autoimmune che coinvolge la distruzione delle beta cellule produttrici di insulina nel pancreas da parte del sistema immunitario. Si tratta di un disturbo complesso che richiede una predisposizione genetica e fattori scatenanti ambientali.
Un recente studio condotto dall’Università di Cardiff ha evidenziato la possibile relazione tra infezioni batteriche comuni e l’insorgenza del diabete di tipo 1. Secondo la ricerca, alcune infezioni batteriche potrebbero indurre i linfociti T, noti come “natural killer”, a confondere le cellule pancreatiche per invasori esterni, portando alla loro eliminazione.
Il diabete di tipo 1 colpisce principalmente bambini e giovani adulti, causando la carenza di insulina e rendendo necessarie iniezioni ripetute per controllare il livello di glucosio nel sangue. Andrew Sewell, immunologo dell’Università di Cardiff, ha sottolineato che le cellule responsabili della distruzione delle beta cellule sono i linfociti T natural killer, che normalmente agiscono contro cellule pericolose come quelle tumorali o infettate.
Lo studio ha dimostrato che l’esposizione a proteine di batteri patogeni può innescare una reazione autoimmune, portando i linfociti T a attaccare erroneamente le cellule produttrici di insulina. Questo fenomeno, noto come “cross-reattività”, potrebbe essere alla base dello sviluppo del diabete di tipo 1.
Si ipotizza che una piccola percentuale della popolazione possieda proteine simili a quelle batteriche sulla membrana delle proprie cellule, e che infezioni specifiche possano scatenare la risposta autoimmune che porta alla malattia. Questa ipotesi, se confermata, potrebbe contribuire significativamente alla comprensione e al trattamento del diabete di tipo 1.
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