Cronaca

Il racconto di Michele Misseri sull’omicidio di Sarah Scazzi

Le rivelazioni dell'assassino sulla tragica vicenda di Avetrana

Il racconto di Michele Misseri sull’omicidio di Sarah Scazzi

Michele Misseri ha deciso di tornare a parlare dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi, avvenuto nel 2010 ad Avetrana, in provincia di Taranto. In un’intervista rilasciata a La Stampa, ha confessato di aver molestato e successivamente ucciso la giovane. Questo nuovo racconto solleva interrogativi sul tentativo di scagionare la figlia Sabrina Misseri e la moglie Cosima Serrano, entrambe condannate all’ergastolo.

Nel corso dell’intervista, Michele Misseri ha rivelato di essersi sentito attratto da Sarah a causa del modo in cui era vestita: “Toccai Sarah, non l’avevo mai vista vestita così”, ha dichiarato, facendo riferimento ai calzoncini molto corti che la quindicenne indossava per andare al mare.

Michele Misseri, noto come ‘zio Michele’, è tornato da poco tempo libero, dopo aver scontato una condanna per occultamento di cadavere. È uscito dal carcere lo scorso 11 febbraio, dopo aver trascorso 8 anni di reclusione. Durante l’intervista, ha fornito la sua prima versione sul delitto di Avetrana, sostenendo di aver agito per motivi sessuali e di aver preso un pezzo di corda senza ricordare come abbia ucciso la giovane.

Il movente di Michele Misseri risulta essere legato a un tentativo di approccio sessuale su Sarah, avvenuto pochi giorni prima dell’omicidio. Questo aspetto è stato confermato anche davanti agli inquirenti, come ha sottolineato l’avvocato della figlia, Franco Coppi, il quale ritiene che il movente dello zio sia più solido rispetto a quello attribuito a Cosima e Sabrina.

È emerso che Michele Misseri, da bambino, ha subito violenze sessuali da parte di un parente, evento che potrebbe aver influenzato il suo comportamento in seguito. Questo dettaglio è stato sottolineato dal legale di Sabrina Misseri, il quale ha evidenziato il contesto di abusi subiti da Michele Misseri durante l’infanzia.

Le molteplici versioni fornite da Michele Misseri in merito all’omicidio di Sarah Scazzi hanno generato confusione e incertezza. Dai presunti abusi sul corpo della nipote, non confermati dagli esami autoptici, ai cambiamenti di versione riguardo ai graffi sul braccio, la vicenda si presenta complessa e intricata.

Michele Misseri ha raccontato di aver tentato di togliersi la vita in campagna con una bottiglia di veleno, sottolineando il peso psicologico che ha dovuto affrontare dopo l’accaduto. Il delitto di Sarah Scazzi, avvenuto 14 anni fa, continua a suscitare interesse e attenzione, tanto che presto verrà realizzata una serie TV su Disney+ intitolata ‘Qui non è Hollywood’.

Infine, Michele Misseri ha criticato l’interesse mediatico attorno alla vicenda, definendolo un “magna magna per fare soldi”. La figlia Valentina Misseri ha dichiarato di non voler vedere la serie TV, sottolineando che il vero colpevole è suo padre.

Staff
  • PublishedOctober 8, 2024