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Piano diabolico del medico inglese: tentato omicidio per eredità

Un intricato piano vendicativo con tossina e travestimento

Piano diabolico del medico inglese: tentato omicidio per eredità

Un medico inglese di 53 anni ha ordito un piano diabolico per cercare di uccidere il compagno della defunta madre, il 71enne Patrick O’Hara. Quest’uomo si è dichiarato colpevole del tentato omicidio e ora attende di conoscere la sentenza che sarà emessa il prossimo 17 ottobre.

I fatti risalgono allo scorso 22 gennaio, ma solo di recente il 53enne ha deciso di ammettere le sue colpe. Secondo quanto riportato dai quotidiani britannici, l’uomo avrebbe architettato un intricato piano per eliminare il compagno della madre, che aveva ereditato l’abitazione di Newcastle in cui aveva vissuto con la donna negli ultimi 20 anni. Si trattava di una vendetta per l’eredità, poiché il testamento prevedeva che la casa sarebbe passata ai figli solo dopo la morte dell’uomo.

Per mettere in atto il suo piano, il medico ha inviato alla vittima una falsa comunicazione del sistema sanitario nazionale, che lo invitava a sottoporsi a un richiamo del vaccino contro il Covid. Il 53enne si è recato a Newcastle, modificando persino la targa della sua auto, ha prenotato una camera in hotel e il giorno della visita si è presentato a casa del 71enne travestito con parrucca, occhiali, barba e pizzetto, rendendosi praticamente irriconoscibile.

Invece del vaccino, il medico ha iniettato al compagno della madre una tossina in grado di provocare un’infezione carnivora che ha causato gravi danni. Il 71enne ha subito un dolore lancinante e ha dovuto essere ricoverato in ospedale, dove i medici hanno dovuto asportare parti del braccio per arginare l’infezione.

Non è ancora chiaro di quale tossina si sia trattato, ma durante la perquisizione dell’appartamento del medico la polizia ha trovato diverse sostanze tossiche, libri e manuali sulla preparazione e l’utilizzo dei veleni. Gli inquirenti hanno scoperto che l’uomo aveva anche un piano alternativo nel caso in cui il primo non fosse andato a buon fine: una falsa lettera di un ente benefico che forniva pasti gratuiti, presumibilmente avvelenati.

Il procuratore Peter Makepeace ha definito il piano come “audace e più strano di un film”. Il medico si è dichiarato colpevole del tentato omicidio e ora attende la sentenza, che, secondo i pubblici ministeri, non sarà affatto lieve.

Staff
  • PublishedOctober 8, 2024