Stime di crescita del Pil in Italia: sfide e prospettive future
Analisi delle previsioni economiche e delle implicazioni sul bilancio italiano
Bankitalia ha recentemente pubblicato stime di crescita del Pil che hanno gettato una doccia fredda sul governo italiano. Secondo le nuove previsioni, il Pil si fermerà all’0,8% nel 2024, una revisione al ribasso che è stata comunicata durante le audizioni sul Piano strutturale di bilancio davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Sergio Nicoletti Altimari, capo dipartimento Economia e statistica di Palazzo Koch, ha sottolineato che nel quadro previsivo attuale il Pil dovrebbe crescere dell’1% quest’anno, dello 0,9% il prossimo e dell’1,1% nel 2026.
La revisione dei conti economici trimestrali pubblicata dall’Istat la scorsa settimana, non inclusa nel quadro, comporterebbe una correzione al ribasso di due decimi di punto percentuale della stima per l’anno in corso. Questo allontana l’obiettivo di crescita fissato dal governo all’1% per quest’anno e rende sempre più complicata la ricerca di risorse per la manovra 2025.
La Banca d’Italia ha sottolineato che il contesto esterno, con l’economia mondiale in rallentamento, e l’esaurimento della spinta propulsiva post Covid in Italia, stanno influenzando negativamente la situazione economica. Questo indebolimento del quadro economico incide sulla composizione della manovra, con la Banca d’Italia che avverte sul rischio di mettere in pericolo l’equilibrio sulle pensioni rendendo strutturali gli sgravi contributivi sul lavoro.
L’Ufficio parlamentare di bilancio ha validato le previsioni macroeconomiche del Piano 2025-2029, ma ha evidenziato che la previsione sulla crescita del Pil reale del 2024 è soggetta a rischi al ribasso. Secondo le analisi condotte dagli uffici diretti da Lilia Cavallari, la realizzazione del Piano strutturale di bilancio è soggetta a vari elementi di incertezza, tra cui la piena attuazione del Pnrr e la prosecuzione degli impegni per realizzare riforme e investimenti.
La Banca d’Italia prevede che gli interventi a sostegno delle famiglie più numerose avranno un impatto significativo nel 2025, innalzando la crescita del Pil all’1,2%. Tuttavia, la valutazione completa degli effetti attesi richiede ulteriori informazioni non ancora disponibili.
Il Piano strutturale di bilancio è un passaggio cruciale che fissa le principali direttive della politica di bilancio italiana fino alla fine della legislatura. È fondamentale accompagnare questo documento con una forte azione riformatrice e di investimento per aumentare il potenziale di crescita, come sottolineato da Nicoletti Altimari.
La Corte dei Conti ha evidenziato che il governo dovrà affrontare scelte difficili sull’allocazione delle risorse nella manovra, con particolare attenzione alla sanità e alla previdenza. Gli enti locali e le Regioni, a loro volta, esprimono preoccupazioni e richieste di chiarimenti sulle possibili misure che potrebbero influenzare le loro finanze.
Il ministro Giorgetti chiuderà il ciclo di audizioni sul Piano strutturale di bilancio in Parlamento, rispondendo ai dubbi e alle richieste di chiarimenti emersi durante le discussioni.