Evacuazione dei Campi Flegrei: Piani e Preparativi
Gestione dell'emergenza e protezione dei beni culturali
Nel caso di eruzione vulcanica dei Campi Flegrei, il governo ha predisposto l’evacuazione di 500mila persone entro 72 ore, con destinazione la Calabria. I terreni individuati per allestire una tendopoli si trovano nell’area industriale di Lamezia Terme, gestiti dalla Fondazione Terina, ente in house della Regione Calabria, e potrebbero ospitare decine di migliaia di persone. Questo scenario, al momento in fase di valutazione, dimostra che nessuna possibilità viene esclusa.
La scintilla che attiverebbe il piano di evacuazione sarebbe il livello di allerta rosso, che richiederebbe una massiccia fuga entro tre giorni, utilizzando tutti i mezzi di trasporto disponibili. Le esercitazioni in corso coinvolgono la popolazione delle zone interessate e sono parte della strategia del governo per affrontare l’emergenza.
Il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, ha sottolineato l’importanza di proteggere i reperti culturali, fondamentali per la memoria storica della comunità. Collaborando con il Ministero della Cultura, si lavora per mettere in sicurezza i luoghi e le opere storiche, sia quelle danneggiate che facilmente restaurabili.
Il decreto per i Campi Flegrei prevede un sostegno economico mensile per coloro che devono lasciare le proprie abitazioni, con cifre che variano da 400 a 900 euro. L’evacuazione è parte di un piano più ampio che coinvolge la popolazione e le istituzioni locali, come dimostrano le esercitazioni in corso.
La partecipazione alle prove di evacuazione è stata inferiore alle aspettative, con circa 1600 persone su una popolazione totale di 1,3 milioni. Tuttavia, il coinvolgimento della comunità è fondamentale per migliorare la preparazione e la consapevolezza del rischio vulcanico.
Il test di allerta ‘iT-Alert’ ha avvisato la popolazione della Campania di un possibile rischio di eruzione imminente dei Campi Flegrei. Questa simulazione fa parte della Settimana nazionale della Protezione Civile e coinvolge i territori della zona rossa, con l’obiettivo di testare il piano di evacuazione in caso di emergenza.
La protezione dei beni culturali è un aspetto cruciale, e per questo è stata organizzata una simulazione di spostamento dei reperti in collaborazione con il Ministero della Cultura e altri enti. Questo patrimonio storico, che rappresenta la memoria delle comunità italiane, deve essere preservato in caso di emergenza.
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