Il caso del profumo Chanel Chance di Piero Fassino: chiusura e polemiche
La vicenda del tentato furto al duty free di Fiumicino e la conclusione inaspettata
Ora il caso del profumo Chance di Chanel, del valore di circa 130 euro, che l’ex ministro della Giustizia e sindaco di Torino Piero Fassino aveva preso al duty free dell’aeroporto di Fiumicino, è stato chiuso. Il reato è stato estinto grazie alla condotta riparatoria di Fassino, che ha pagato una somma di circa 500 euro. Il giudice per le indagini preliminari di Civitavecchia ha accolto la richiesta dell’avvocato di Fassino, Nicola Gianaria, di estinguere il reato di tentato furto mediante il pagamento dell’ammenda.
La procura ha concordato con la richiesta di archiviazione, considerando la particolare tenuità dell’episodio e il fatto che Fassino non avesse precedenti penali. Il 15 aprile 2024, Fassino era stato denunciato dal personale del duty free di Fiumicino per aver preso il profumo Chanel Chance senza pagare prima di imbarcarsi per Strasburgo. Il politico ha spiegato di essersi distratto mentre rispondeva al telefono e di aver messo il prodotto in tasca per avere le mani libere.
La procura di Civitavecchia ha visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze del personale del negozio acquisite dalla Polaria. Il giudice per le indagini preliminari ha accettato l’istanza degli avvocati di Fassino, evitando al politico un processo. L’avvocato Fulvio Gianaria ha dichiarato: “Abbiamo scelto questa strada a causa di un video ambiguo, che potrebbe far sembrare l’accaduto una semplice dimenticanza. Non ho mai intenzionalmente preso nulla. È stato solo un malinteso”.
Così si conclude il “profumo gate” che ha coinvolto Piero Fassino.