Giorgetti vs Salvini: scontro sulle riforme fiscali e pensioni
Tensioni nel governo riguardo tagli di bilancio e politiche previdenziali
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si mostra determinato a ridurre la pressione fiscale sui cittadini con la prossima manovra, anche a costo di assumere un ruolo impopolare. Dopo aver proposto un miglioramento fiscale per le famiglie con figli, ha esortato i ministeri a tagliare i budget, suscitando però qualche malumore da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, deciso a difendere i suoi progetti a ogni costo.
Le polemiche si sono accese anche sul tema delle pensioni, quando Giorgetti ha avanzato l’idea di incentivare i lavoratori a rimanere in attività anziché andare in pensione. Questa proposta ha sorpreso il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che ha criticato l’idea di prolungare l’età lavorativa anziché favorire la pensione anticipata.
Giorgetti, pur consapevole della necessità di sacrifici, ha sottolineato l’importanza di eliminare spese superflue e inutili, invitando i colleghi a proporre tagli significativi. In vista della riunione del Consiglio dei ministri per l’approvazione del Documento programmatico di bilancio, il ministro dell’Economia ha rivolto un monito non solo ai ministeri, ma anche agli enti pubblici che dipendono dai finanziamenti statali, evidenziando l’importanza di una gestione oculata delle risorse pubbliche.
Tuttavia, non tutti sembrano disposti a cedere alle richieste di Giorgetti. Il vicepremier Salvini ha manifestato la sua intenzione di difendere il proprio budget, sottolineando una possibile frattura interna all’interno del governo. La proposta di un trattamento fiscale agevolato per le famiglie con figli è stata accolta con favore dal ministro dell’Economia, che ha ribadito l’impegno a non aumentare le tasse per i cittadini, ma anzi a rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale.
Parallelamente, Giorgetti ha lanciato un’altra proposta riguardante le pensioni, suggerendo di incentivare i lavoratori a rimanere in attività anziché andare in pensione anticipata. Questa proposta ha generato reazioni contrastanti, con Conte che ha criticato l’orientamento del governo verso una politica che favorisce la permanenza prolungata nel mondo del lavoro a discapito delle nuove generazioni.
