Misure anti-evasione fiscale in Italia: novità e impatti
Dal Fisco amico ai controlli sui registratori di cassa, le nuove norme per contrastare l'evasione fiscale.
Il governo italiano ha introdotto diverse misure per contrastare l’evasione fiscale e aumentare le entrate fiscali. Da un lato, si parla del “Fisco amico” che favorisce il concordato preventivo biennale, mentre dall’altro c’è un approccio più severo con i controlli sui registratori di cassa.
Una delle novità della legge di bilancio prevede che a partire dal 1° gennaio 2026 i registratori di cassa dovranno essere collegati ai Pos e alle App utilizzate per i pagamenti dai clienti. Questo collegamento permetterà di registrare automaticamente le transazioni e inviarle all’Agenzia delle Entrate, rendendo più difficile l’evasione fiscale per quei commercianti che omettono di emettere lo scontrino.
Secondo le stime, l’Iva non versata sui pagamenti elettronici ammonta a circa 50 milioni di euro, una somma che il governo intende recuperare in parte attraverso queste nuove misure.
Un’altra misura riguarda una stretta sulle spese di trasferta e di rappresentanza sostenute dai titolari e dai dipendenti d’azienda, che dovranno essere pagate con strumenti tracciabili come la carta di credito o bonifici bancari per poter beneficiare della deduzione fiscale.
La legge di bilancio prevede anche l’obbligo di indicare il codice identificativo per gli affitti brevi nelle dichiarazioni dei redditi e nella certificazione unica, che sarà trasmessa direttamente al Fisco dalle piattaforme.
Il governo ha annunciato controlli per chi ha usufruito del superbonus e non ha aggiornato i valori catastali del proprio immobile, sottolineando l’importanza dell’aggiornamento delle rendite catastali per il calcolo dell’Imu e della tassa sui rifiuti.
Inoltre, l’esecutivo ha deciso di riaprire i termini del concordato preventivo biennale per consentire alle piccole imprese e alle Partite Iva di accordarsi preventivamente con il Fisco sui propri redditi per due anni. Questa misura ha già portato a un gettito di circa 1,3 miliardi di euro, ma si auspica di raggiungere almeno due miliardi di euro per abbassare il secondo scaglione dell’Irpef.
La premier Giorgia Meloni ha sottolineato l’impegno del governo nella lotta all’evasione fiscale durante un incontro con le parti sociali, evidenziando un incremento record delle entrate tributarie e delle somme recuperate dall’evasione fiscale grazie alla riforma fiscale in corso.