Scandalo Tangenti a Bari: Corruzione e Mazzette nell’Edilizia Sanitaria
Un sistema diffuso di corruzione tra dirigenti Asl e imprenditori locali porta a arresti e sequestri.
Dieci persone sono state arrestate a Bari per un presunto giro di tangenti che coinvolgerebbe dirigenti della Asl e imprenditori locali. La Procura ha parlato di un sistema diffuso di corruzione che ha portato a un aumento significativo dei costi nella fase di realizzazione delle commesse, causando un grave danno al bilancio pubblico.
Secondo l’accusa, i funzionari pubblici avrebbero chiuso un occhio su spese gonfiate o avrebbero alterato la regolarità delle gare d’appalto in cambio di denaro, beni di lusso e servizi vari. Un’intercettazione riportata nell’ordinanza del gip del Tribunale ha evidenziato un dialogo significativo: “Io ho stimato che di quei lavori forse 5 mila euro stanno … Come li giustifichiamo gli altri 120 mila euro?”.
Gli ampi margini di discrezionalità concessi a un imprenditore nella redazione dei computi metrici avrebbero portato a un aumento dei costi, di cui i pubblici ufficiali sarebbero stati a conoscenza. In un’altra intercettazione si legge: “Ti ho spiegato che, quale era il problema? Che i prezzi gonfiati quando gli feci vedere il conto…, erano i prezzi al doppio, al triplo!”.
Secondo gli investigatori, tra i vari metodi utilizzati dai pubblici ufficiali per nascondere le tangenti, c’era anche quello di commissionare l’acquisto di oggetti di valore, come gioielli e pelletteria griffata. Ad esempio, uno degli indagati avrebbe fornito indicazioni su come acquistare un articolo di interesse online a un imprenditore, stampando la schermata con il codice di riferimento dell’articolo.
Le presunte mazzette venivano a volte nascoste in cartelline di plastica o all’interno di una borsa dentro un’auto, come documentato dalle immagini della guardia di finanza.
Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati contanti per 250mila euro ai pubblici ufficiali e 70mila agli imprenditori coinvolti, oltre a 17 borse di alto valore. Sono in tutto 17 gli indagati, tra dirigenti e responsabili della Asl e imprenditori del settore edile, impiantistica e falegnameria. I reati contestati includono associazione a delinquere, corruzione, falso, turbata libertà degli incanti e subappalti illeciti.