Salute e Benessere

Tonno in scatola: rischio mercurio nell’Europa occidentale

Un'indagine rivela livelli pericolosi e normative discutibili

Tonno in scatola: rischio mercurio nell’Europa occidentale

Una recente ricerca commissionata da due Ong, Bloom e Foodwatch, ha rivelato che il tonno in scatola venduto in cinque Paesi europei, tra cui l’Italia, presenta livelli pericolosamente elevati di mercurio. L’indagine ha coinvolto 148 confezioni in vendita in Germania, Regno Unito, Spagna, Francia e Italia, evidenziando che tutte le scatole analizzate erano contaminate da mercurio. In particolare, più della metà delle scatolette superava il limite massimo di mercurio stabilito dalle norme europee per altre specie di pesci (0,3 mg/kg), e una su dieci superava anche la soglia massima tollerabile per il tonno (1 mg/kg).

Le Ong denunciano che la soglia fissata per il tonno è tre volte superiore rispetto ad altre specie ittiche, nonostante non vi sia una giustificazione sanitaria per questa differenziazione. L’obiettivo sembra essere più orientato a garantire la vendita del 95% dei tonni, anziché tutelare la salute dei consumatori.

Abbiamo intervistato il nutrizionista Fabio Mariniello per approfondire i rischi legati all’ingestione di mercurio. Il mercurio è un metallo ampiamente utilizzato in diverse industrie, come quella petrolchimica, elettronica, e nella produzione di vernici, insetticidi e pesticidi. La sua presenza nell’ambiente si accumula lungo la catena alimentare, principalmente sotto forma di metilmercurio, che si concentra nei tessuti degli organismi marini.

Il metilmercurio danneggia gravemente il sistema nervoso, il cuore e i reni. L’intossicazione da mercurio può manifestarsi con sintomi come difficoltà nella deambulazione, problemi di coordinazione e alterazioni della vista. Il tonno, essendo un predatore di alto livello nella catena alimentare marina, presenta livelli particolarmente elevati di mercurio.

La sicurezza del tonno dipende da diversi fattori, tra cui la zona di pesca e le dimensioni del pesce. Il tonno fresco e quello in scatola possono entrambi essere contaminati, ma la tracciabilità del pesce fresco può essere più difficile da verificare. I pesci predatori di grandi dimensioni, come tonno, pesce spada e marlin, sono quelli con la concentrazione più alta di mercurio.

Il mercurio è presente principalmente nei pesci, ma anche in quantità minime in altri alimenti di origine animale e vegetale. La concentrazione di mercurio negli alimenti può essere influenzata da vari fattori, come la disidratazione.

Per limitare l’assunzione di mercurio, è consigliabile consumare pesce di dimensioni più piccole e di qualità superiore, pescato in zone meno inquinate. Documentarsi attentamente sulle fonti di pesce e consumarlo in modo sporadico può contribuire a ridurre l’esposizione al mercurio.

Staff
  • PublishedNovember 12, 2024