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Scandalo postale a Cassino: la portalettere che non recapitava la posta

Una storia di mancata consegna e misteri nel sud della provincia di Frosinone

Scandalo postale a Cassino: la portalettere che non recapitava la posta

Una serie di episodi di mancata consegna della posta ha scosso la tranquilla cittadina di Cassino, nel sud della provincia di Frosinone. Tutto è iniziato con le lamentele dei cittadini che, nel ricevere ingiunzioni di pagamento per bollette mai arrivate, hanno sollevato il problema del disservizio postale. La situazione è emersa quando gli agenti di polizia del commissariato di Cassino hanno deciso di intervenire per verificare la situazione.

Una portalettere, assegnata al recapito su quella zona, è finita al centro dell’attenzione. La donna, giustificandosi con un mal di schiena, ha ammesso di non aver completato la distribuzione della posta. Tuttavia, una perquisizione più approfondita ha portato alla scoperta di un’enorme quantità di corrispondenza mai consegnata: ben quaranta chili di buste accumulati in una stanza della sua abitazione.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la portalettere, al termine della giornata lavorativa, depositava la posta in una busta della spesa e la lasciava lì. Solo in caso di reclamo recuperava le lettere più recenti, altrimenti la corrispondenza rimaneva lì, senza mai essere recapitata. Poste Italiane ha denunciato ufficialmente l’accaduto e il caso è stato segnalato alla Procura della Repubblica. La portalettere rischia ora una denuncia per sottrazione di corrispondenza e violazione della corrispondenza, se alcune buste risultassero aperte.

Al momento, gli investigatori escludono il furto di valori come assegni o carte di pagamento, poiché nessuna busta sembra essere stata manomessa. Resta però un mistero il presunto mal di schiena che avrebbe impedito alla donna di svolgere il proprio lavoro per ben dieci anni, un aspetto che richiede ulteriori approfondimenti per chiarire la situazione.

Staff
  • PublishedNovember 13, 2024