Avvocata incinta negata rinvio: condanna e protesta
La lotta di Federica Tartara per i diritti delle donne in gravidanza nel sistema giudiziario
Una avvocata genovese di quarant’anni, Federica Tartara, incinta al nono mese di gravidanza, ha chiesto un rinvio del processo in cui era coinvolta come legale. Tuttavia, la giudice non ha accolto la sua richiesta, costringendola a presentarsi al processo a Venezia. Tartara ha spiegato che, non essendo un luogo facilmente raggiungibile da Genova, temeva di partorire durante il viaggio in treno.
Nonostante abbia presentato tempestivamente il certificato medico che attestava la sua gravidanza e la data presunta del parto, il rinvio le è stato negato. Secondo il codice di procedura penale, il difensore in stato di gravidanza o appena partorito può ottenere un rinvio dell’udienza, il quale avrebbe sospeso la prescrizione senza causare alcun danno al processo.
Il processo si è concluso con la condanna dei due imputati a due anni di reclusione e al pagamento di 15mila euro alla parte civile. Federica Tartara ha deciso di presentare un esposto al Consiglio Superiore della Magistratura per chiedere l’annullamento della sentenza sfavorevole.
Sul tema, la professionista ha espresso il suo dissenso sui social, definendo gravissima la decisione della giudice. Ha sollevato interrogativi sul rispetto del codice da parte dei giudici e sulla mancanza di diritti per una donna avvocato in stato avanzato di gravidanza. Le domande rimangono senza risposta, in attesa della pronuncia del Csm.
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