Misteriosa morte dello chef russo Alexei Zimin a Belgrado
Il celebre chef trovato senza vita in circostanze sospette durante un viaggio promozionale
Il celebre chef russo Alexei Zimin è stato trovato morto in circostanze misteriose a Belgrado. Il 52enne, famoso nel suo Paese per il programma televisivo di cucina che conduceva, si trovava nella capitale serba per promuovere il suo ultimo libro intitolato “Anglomania”. Durante il suo soggiorno, aveva preso in affitto una stanza dove è stato ritrovato senza vita.
Le circostanze del decesso sono ancora avvolte nel mistero. Il corpo di Alexei è stato scoperto dal proprietario dell’appartamento in affitto, che si era recato a cercarlo dopo non aver ricevuto risposta ai suoi messaggi. Il chef giaceva senza vita sul pavimento, con una contusione alla testa la cui origine è ancora da chiarire. Le autorità di Belgrado hanno ordinato l’autopsia e gli esami tossicologici per fare luce sulla vicenda.
La notizia della morte di Alexei è stata diffusa per la prima volta dal ristorante di cucina russa “Zima”, fondato dallo chef a Londra, dove risiedeva stabilmente dal 2022. Il locale, frequentato da molti russi espatriati, era stato oggetto di minacce due anni fa dopo aver deciso di donare denaro ai rifugiati ucraini. Alexei stesso aveva raccontato di minacce di incendio e altri messaggi intimidatori in un’intervista alla Bbc.
Zimin aveva lasciato la Russia nel 2014 dopo aver criticato l’annessione della Crimea. Il suo programma culinario su Ntv era stato interrotto definitivamente a seguito delle sue dichiarazioni contro l’invasione dell’Ucraina nel 2022. Tra i suoi messaggi contro il regime di Putin sui social media, spiccava: “La Russia sarà libera, in un modo o nell’altro”.
Oltre alla sua attività culinaria, Zimin si dedicava all’editoria e al giornalismo, scrivendo libri di cucina e fondando la rivista “Afisha food”. Lascia la moglie, una costumista russa e collaboratrice di Vogue, e una figlia di 17 anni. Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio da parte di amici, colleghi e estimatori di tutto il mondo.
Ivan Shishkin, un altro chef russo, ha commentato: “Se le persone in Russia hanno iniziato a consumare in modo consapevole, ovvero a sapere cosa mangiano, è un suo grande merito”. Ha aggiunto che per loro Alexei non era solo un collega ma anche un amico con cui avevano condiviso molte esperienze. Il ristorante “Zima” ha condiviso un messaggio su Instagram in memoria di Alexei, sottolineando la profonda perdita che la loro comunità ha subito.