Professioni Digitali: L’Ascesa dell’Intelligenza Artificiale Generativa
L'evoluzione delle competenze richieste nel mercato del lavoro italiano
In Italia, il mercato del lavoro sta assistendo a un’accelerazione della domanda di nuove professioni digitali, con particolare enfasi sulle abilità nell’intelligenza artificiale (IA) e nell’IA generativa. Il giudizio degli italiani sull’intelligenza artificiale è riflesso da uno studio condotto da Kaspersky, che evidenzia un mix di entusiasmo, superstizione e grande incertezza. Il 23% degli intervistati ritiene che le nuove tecnologie possano superare le capacità umane. Dall’altro lato, il rapporto “Nuovi modi di lavorare: ruoli e competenze nell’era dell’IA generativa”, realizzato da Gi Group Holding in collaborazione con Microsoft Italia, approfondisce l’adozione dell’IA nelle aziende.
Sebbene la domanda di abilità nell’intelligenza artificiale sia più consolidata quantitativamente, nel primo semestre del 2024 gli annunci di lavoro su LinkedIn con riferimento all’IA generativa nel titolo professionale sono cresciuti del 246%, superando la crescita relativa all’intelligenza artificiale (+150%). Tra gennaio 2023 e giugno 2024, sono state pubblicate 10.795 offerte su LinkedIn che menzionavano l’IA e l’IA generativa nella descrizione, di cui 1.223 con riferimenti espliciti nel titolo professionale. Di queste, 132 posizioni riguardano specificamente l’IA generativa, corrispondenti a 66 titoli di lavoro.
Elisabetta Paddeu, Division Senior Manager ICT di Gi Group, ha identificato sei ruoli principali attraverso l’analisi qualitativa degli annunci di lavoro: IA Specialist/Expert/Engineer, Generative IA Engineer/Developer, IA Manager, Generative IA Consultant for Customer Service, Generative IA Strategist e Project Manager in ambito IA. Queste professioni digitali registrano una crescente richiesta sul mercato del lavoro, con particolare enfasi sulle competenze tecniche richieste per ruoli come Generative AI Engineer/Developer, che necessitano di conoscenze approfondite dei modelli linguistici e delle complessità ad essi associate.
Il rapporto “Nuovi modi di lavorare: ruoli e competenze nell’era dell’IA generativa” evidenzia che sempre più aziende, soprattutto nel settore tech e consulenziale, stanno cercando figure in grado di gestire le nuove tecnologie, anche se tali professionalità risultano ancora poco sviluppate nel mercato del lavoro italiano. Tra le competenze richieste spiccano Python (38% degli annunci), Machine Learning (37%), Programming (20%) e Natural Language Processing (19%). Python si conferma come il linguaggio di programmazione più richiesto per lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale.
Oltre alle competenze tecniche, vengono valorizzate le cosiddette soft skills, considerate fondamentali in un contesto in continua evoluzione. Tra le soft skills più richieste troviamo il problem solving, la capacità di lavorare in team, la flessibilità, l’orientamento al risultato, la propensione all’apprendimento continuo e la passione per l’innovazione. Le aziende sottolineano l’importanza di investire in percorsi formativi per sviluppare le competenze necessarie a gestire e sviluppare le nuove tecnologie.
Infine, Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia, sottolinea l’importanza di acquisire le competenze necessarie nell’ambito dell’IA generativa per sfruttare appieno i benefici offerti da questa tecnologia in continua evoluzione.