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Sfratto eseguito: lotta di Serena Scandellari per una nuova casa

Serena Scandellari, illustratrice freelance, e la madre 75enne sfrattate a Bologna nonostante regolari pagamenti. Difficoltà nel trovare casa a causa del lavoro autonomo e della pensione.

Sfratto eseguito: lotta di Serena Scandellari per una nuova casa

Sfratto eseguito. Serena Scandellari, illustratrice freelance di 48 anni, insieme alla madre 75enne e al suo gatto, si sono ritrovate senza un tetto. La loro storia è stata resa nota da Charlotte Matteini su Today.it solo due settimane fa. Serena ha dovuto lasciare l’immobile in cui viveva a Bologna a causa della cessata locazione, nonostante avesse sempre pagato regolarmente l’affitto. Non è riuscita a trovare una nuova soluzione abitativa nonostante il suo lavoro come libera professionista e la pensione della madre. Nel complicato mercato immobiliare bolognese, trovare una casa in affitto può diventare un’impresa ardua.

Secondo quanto raccontato dall’illustratrice, il suo lavoro autonomo e la pensione della madre non sono state considerate garanzie sufficienti per i proprietari, che richiedono contratti a tempo indeterminato. Persino l’intervento di Flavio Insinna, che si era offerto di garantire per Serena e la madre, non è riuscito a risolvere la situazione. Un reddito da lavoro autonomo non è più considerato adeguata garanzia per accedere a una casa in affitto.

Nel tentativo di trovare una nuova sistemazione, Serena ha contattato numerosi agenti immobiliari, ma senza successo. Anche un’abitazione che poteva permettersi e che si trovava nel suo quartiere è stata negata a causa della mancanza di contratti a tempo indeterminato. I monolocali a Bologna hanno raggiunto cifre elevate, con affitti che arrivano fino a 1.375 euro al mese.

Prima di dover lasciare la casa, Serena ha dovuto preparare sua madre per l’imminente sfratto, consapevole che durante la concitazione dell’evento potrebbero dimenticare oggetti essenziali. Non avendo trovato una soluzione abitativa adeguata, Serena si è vista costretta a organizzare un presidio anti-sfratto con il sindacato Asia Usb, che non ha ricevuto risposte dal comune di Bologna.

Oggi, 9 aprile, l’incubo di Serena si è concretizzato con lo sfratto eseguito, nonostante la presenza degli attivisti di Asia-Usb che hanno seguito da vicino la vicenda. Ora si dirigono al Comune insieme al sindacato, alla madre e al gatto, alla ricerca di una soluzione.

Intanto, una ex compagna di classe di Serena ha avviato una raccolta fondi su GoFundMe per aiutare Serena e sua madre a trovare una nuova casa. L’obiettivo è raggiungere 140mila euro, con oltre 6mila euro già raccolti.

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