Economia

Manovra finanziaria e sfide del governo: tagli e riforme in vista

Il governo deve reperire 15 miliardi per finanziare tagli fiscali e riforme. Possibile riduzione spesa pubblica e tagli a bonus e agevolazioni.

Manovra finanziaria e sfide del governo: tagli e riforme in vista

La manovra finanziaria si prospetta impegnativa per il prossimo autunno, con il governo chiamato a reperire almeno 15 miliardi di euro per finanziare le due principali misure introdotte con la legge di bilancio 2024. In primo luogo, il taglio al cuneo fiscale, che ha comportato un costo di 11 miliardi, e in secondo luogo la riforma dell’Irpef, con un impatto di 4 miliardi. Tuttavia, il superbonus rappresenta un peso significativo sui conti pubblici, con un costo che ha raggiunto la cifra enorme di 122 miliardi entro marzo. È ormai probabile che la Commissione europea avvierà la procedura per disavanzo eccessivo, imponendo una riduzione della spesa pubblica netta pari allo 0,5% del Pil, ovvero 9 miliardi di euro.

In un contesto così critico, con l’impossibilità di ricorrere ad ulteriori indebitamenti, il governo potrebbe essere costretto a prendere misure drastiche. Il ministro Giorgetti ha sottolineato che la priorità della maggioranza è mantenere il taglio al cuneo fiscale, mentre per il resto si procede con cautela. Una delle misure a rischio è la riforma dell’Irpef, che avrebbe dovuto introdurre benefici per i redditi superiori a 50.000 euro, con una riduzione del 43% dello scaglione a partire dal 2025.

Anche sul fronte delle pensioni si prevede un’ottica di risparmio. Sebbene l’obiettivo di una riforma strutturale sia stato abbandonato, potrebbe essere realistico confermare il pacchetto entrato in vigore nel 2024, che include Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna. Tuttavia, non è escluso un intervento negativo sull’indicizzazione dei trattamenti pensionistici all’inflazione. Altre misure attualmente in vigore che potrebbero essere soggette a tagli includono il bonus per le mamme lavoratrici (del valore di 500 milioni), il taglio del canone Rai (costo di 430 milioni), i bonus legati all’edilizia e le agevolazioni per i mutui. La lista dei bonus e degli sgravi che potrebbero essere oggetto di intervento è lunga e variegata.