Economia

Mutui casa: scenari e opportunità nel 2024

Analisi dei tassi d'interesse e delle agevolazioni per i mutui abitativi

Mutui casa: scenari e opportunità nel 2024

La Banca centrale europea ha deciso di mantenere invariati i tassi d’interesse, confermando la quinta pausa dopo i dieci rialzi consecutivi iniziati a luglio 2022. Attualmente, il tasso sui rifinanziamenti principali si attesta al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%. Il Consiglio ha rilevato che l’inflazione è in diminuzione, mentre si registra una moderazione nella crescita dei salari e le imprese stanno assorbendo parte dell’incremento del costo del lavoro con i loro profitti. Tuttavia, le pressioni interne sui prezzi rimangono forti, mantenendo elevata l’inflazione dei servizi.

La BCE ha confermato la possibilità di tagliare i tassi, affermando che se i tassi di interesse attuali contribuiscono significativamente al processo di disinflazione in corso, potrebbe essere opportuno ridurre il livello attuale di restrizione della politica monetaria se i dati futuri confermassero la convergenza stabile dell’inflazione verso l’obiettivo. La Federal Reserve ha espresso una visione simile, annunciando la disponibilità a intervenire con una politica monetaria espansiva nella seconda metà del 2024 attraverso tre tagli per un totale di 75 punti base.

Le decisioni della Banca centrale europea hanno avuto un impatto significativo sui mutui casa tra il 2021 e il 2022. Si è osservato un aumento dei tassi di interesse, che hanno poi iniziato a rallentare e stabilizzarsi verso la fine del 2023. L’indice Euribor, utilizzato per i mutui a tasso variabile, ha mostrato segnali di calo nel 2024, suggerendo un possibile ulteriore ribasso. Questa tendenza è particolarmente evidente nell’Eurirs, l’indice di riferimento dei mutui a tasso fisso, che ha registrato valori inferiori rispetto al passato, indicando una prospettiva di tassi più bassi.

Attualmente, è possibile accedere a mutui a tasso fisso con condizioni vantaggiose, come un Tan dell’1,99% per una durata fino a 30 anni e LTV fino all’80%, con spese di istruttoria azzerate. Per un mutuo di 100.000 euro con una durata di 20 anni e un Tan dell’1,99%, la rata mensile sarebbe di 505,41 euro, mentre per una durata di 30 anni scenderebbe a 369,12 euro. Per i mutui a tasso variabile, l’Euribor ha mostrato un aumento nel 2022, ma con prospettive di calo, offrendo potenziali risparmi per i mutuatari.

Attualmente, la maggior parte dei mutuatari preferisce i mutui a tasso fisso, specialmente considerando il calo dell’Eurirs. Secondo l’Ufficio Studi di Telemutuo.it, è possibile risparmiare interessi significativi optando per un mutuo a tasso fisso, con risparmi che possono superare i 40.000 euro alla fine del finanziamento. Inoltre, fino al 31 dicembre, i giovani sotto i 36 anni possono beneficiare delle agevolazioni del governo per l’acquisto della prima casa tramite il Fondo Consap, estese anche alle famiglie numerose.

Il Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa, gestito da Consap, può garantire fino all’80% del valore dell’immobile per i giovani sotto i 36 anni e altre categorie prioritarie, consentendo di ottenere un mutuo al 100%. Tuttavia, nel 2024, gli under 36 non possono più beneficiare delle esenzioni fiscali, ma possono comunque valutare le offerte di mutui oltre l’80% offerte da alcune banche.