Politica

Lega e centrodestra europeo: alleanze e divisioni

Analisi delle possibili coalizioni politiche in Europa

Lega e centrodestra europeo: alleanze e divisioni

Matteo Salvini ha espresso la sua preferenza per governare l’Unione Europea con la Lega e i suoi alleati anziché con Macron e i socialisti, lamentando un atteggiamento chiuso da parte degli alleati di Fratelli d’Italia e di Forza Italia verso l’estrema destra sovranista in Europa. Mentre Giorgia Meloni potrebbe essere favorevole a una maggioranza più orientata a destra con Ursula von der Leyen, il leader del Carroccio continua a dialogare con le forze più estremiste del Continente, creando una divisione che si farà più evidente dopo le prossime elezioni europee di giugno.

L’Istituto Cattaneo ha analizzato la possibilità di una maggioranza di centrodestra in Europa, sottolineando che le forze coinvolte sono molto disomogenee, rendendo improbabile un’omogeneità di posizioni tra i gruppi Ppe, Ecr e Id. Le divergenze sono evidenti soprattutto su temi come cultura, istruzione, libertà civili e giustizia, mentre su questioni legate alla transizione ecologica si sono verificate alcune convergenze con una parte dei Popolari.

Il tentativo del presidente del gruppo del Ppe, Manfred Weber, di bloccare una proposta di regolamento sul ripristino della natura insieme a Id, Ecr e una parte dei liberali è stato sconfitto, ma con i nuovi equilibri che potrebbero emergere dopo le elezioni di giugno, l’esito di simili votazioni potrebbe cambiare. Le analisi del Cattaneo indicano che un’eventuale alleanza tra Ecr, Id e Ppe potrebbe verificarsi solo su specifici temi, data la discontinuità delle posizioni e le differenze anche all’interno dei singoli gruppi.

Il rapporto evidenzia che Ecr e Id hanno avuto difficoltà a formare una posizione comune in diverse occasioni, con posizioni che sono state influenzate dalle richieste di poche delegazioni nazionali. Inoltre, i cambiamenti di leadership all’interno dei gruppi, come il passaggio della leadership da Matteo Salvini a Marine Le Pen e Alice Weidel, suggeriscono che la cooperazione su tutti i fronti è altamente improbabile, indebolendo la prospettiva di un’alleanza stabile tra i gruppi.

Staff
  • PublishedApril 11, 2024