Politica

Controversia sulla segregazione di genere durante le celebrazioni religiose in Italia

Polemiche e dibattiti sulle pratiche di separazione durante le preghiere

Controversia sulla segregazione di genere durante le celebrazioni religiose in Italia

Gli uomini si inginocchiano e pregano Allah, mentre le donne sono confinate in un recinto separato, circondato da una rete oscurante simile a quella di un pollaio. Le immagini dei festeggiamenti per la fine del Ramadan hanno suscitato scalpore, sia sui social media che nel panorama politico italiano di destra. Le foto mostrano chiaramente la divisione tra uomini e donne durante la preghiera, una pratica comune in molte moschee in tutto il mondo.

La controversia è stata innescata da una foto condivisa su Facebook da Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera per Fratelli d’Italia, un partito politico vicino a Giorgia Meloni. La foto è stata scattata a Centocelle, a Roma, e ha generato un acceso dibattito. Rampelli ha sottolineato che la libertà di culto è un principio fondamentale della Costituzione italiana, ma ha evidenziato l’incompatibilità con le leggi del paese di pratiche che segregano le donne in recinti durante le celebrazioni religiose.

Rampelli ha dichiarato che la segregazione delle donne durante le preghiere rappresenta una violazione della parità di genere, un principio non negoziabile per il partito. Ha inoltre sottolineato che, sebbene la libertà di culto debba essere rispettata all’interno dei luoghi di culto, non può essere applicata in spazi pubblici. Questa posizione è stata supportata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha ribadito l’importanza che tutte le confessioni religiose rispettino le leggi italiane.

La questione della separazione di genere durante le celebrazioni religiose non è nuova in Italia. Ogni anno, durante l’Eid al Fitr, la festa che segna la fine del Ramadan, si assiste alla separazione tra uomini e donne durante le preghiere in varie piazze del paese. Tuttavia, quest’anno la polemica si è intensificata a seguito del dibattito sulla chiusura delle scuole durante il Ramadan, in particolare con il caso della scuola di Pioltello.

La questione della segregazione delle donne durante le preghiere ha sollevato interrogativi sulla laicità dello Stato e sul bilanciamento tra libertà religiosa e parità di genere. Alcuni hanno criticato l’assenza di una presa di posizione da parte di figure politiche e femministe, sottolineando la necessità di affrontare la questione con un approccio intersezionale che tenga conto delle complessità legate alla convivenza civile e alla contemporanea concezione di Stato.

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Esquilino, Roma. (Foto Facebook)
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