Attacco con droni: tensione tra Iran e Israele
Conflitto in Medio Oriente: droni e missili minacciano la pace
L’Iran ha lanciato un attacco contro Israele utilizzando centinaia di droni, insieme a missili balistici e da crociera, aumentando i timori di una guerra diretta tra la repubblica islamica e lo stato ebraico. In un discorso al Paese, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato poco prima dell’attacco che Israele si sta preparando da tempo alla possibilità di un attacco diretto da parte dell’Iran. Ha sottolineato che i sistemi di difesa sono pronti per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco, e ha enfatizzato la forza dello Stato di Israele e delle IDF.
Intanto, l’aereo di Stato “Ala di Sion” è decollato dalla base di Nevatim, nel sud di Israele, come mostrano i dati dei siti web di monitoraggio dei voli. Costruito appositamente per il premier Benjamin Netanyahu, l’aereo non era mai stato utilizzato ufficialmente. Fonti israeliane hanno confermato che decine di droni sono stati lanciati verso Israele dall’Iran, come riportato dall’emittente pubblica Kan. Anche il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha confermato in conferenza stampa che l’attacco dell’Iran è iniziato con il lancio di dozzine di UAV (droni) verso Israele.
Hagari ha sottolineato che ci vorranno diverse ore prima che i droni raggiungano la piena attività, ma ha avvertito che la difesa non è impenetrabile, quindi è fondamentale seguire le direttive del Comando del Fronte Interno. Una volta che i droni iraniani entreranno nello spazio aereo di Israele, si attiveranno i sistemi di difesa e suoneranno le sirene per avvisare i civili di rifugiarsi. Alcuni droni potrebbero essere intercettati in anticipo tramite azioni di disturbo (jamming), anche grazie all’intervento degli Stati Uniti e di altri paesi alleati, come riferito dal portavoce delle IDF.
Nel frattempo, l’account ufficiale della Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, ha ripubblicato un video del suo discorso pronunciato in occasione dell’Eid al-Fitr, in cui annunciava che “il regime malvagio” sarebbe stato “punito” per l’attacco al consolato iraniano a Damasco. La tv di Stato iraniana ha confermato che le forze dei Guardiani della Rivoluzione hanno lanciato un attacco con droni contro Israele in risposta al bombardamento del consolato iraniano a Damasco avvenuto il primo aprile.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato di aver chiesto garanzie al ministro degli Esteri dell’Iran per i militari italiani schierati tra Hezbollah e Israele, ricevendo rassicurazioni sulla massima attenzione e responsabilità da parte iraniana. Tajani ha sottolineato l’importanza della prudenza per evitare una crisi e ha espresso l’auspicio che la risposta dell’Iran si limiti all’attacco in corso.
Le contromisure in Israele contro i droni iraniani includono la chiusura delle scuole e restrizioni per la popolazione civile. L’establishment della sicurezza israeliano ritiene che l’Iran cercherà di colpire obiettivi militari in risposta all’attacco israeliano a Damasco. Gli Stati Uniti hanno posizionato navi da guerra per proteggere Israele e le forze americane nella regione, con caccia americani e francesi decollati verso lo spazio aereo iracheno.
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