Economia

Nuove misure contro il lavoro nero nei cantieri edili in Italia

Stretta governativa per ridurre le irregolarità e le vittime sul lavoro

Nuove misure contro il lavoro nero nei cantieri edili in Italia

La strage dei morti sul lavoro in Italia è una vera emergenza nazionale che continua a destare preoccupazione. Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato questa piaga nel suo discorso del 1° maggio. Il governo sta attuando misure per contrastare questa situazione, concentrandosi su settori critici come quello delle costruzioni, dove si registrano il maggior numero di vittime e irregolarità.

Una delle nuove misure in arrivo riguarda un’ulteriore stretta sul lavoro nero nei cantieri edili. Secondo la bozza del Decreto Lavoro del governo, chiunque utilizzi manodopera non regolarizzata attraverso accordi specifici sarà soggetto a multe e segnalazioni all’autorità anti-corruzione. Questa normativa coinvolgerà anche i piccoli proprietari di abitazioni, che potrebbero ricevere multe fino a 5.000 euro se non rispettano le regole.

La verifica della congruità della manodopera, già esistente ma finora priva di sanzioni sotto una certa soglia, diventerà più stringente. Le sanzioni saranno applicate per tutti gli appalti pubblici e per lavori a partire da 70.000 euro nel settore privato. Nel caso degli appalti pubblici, non ci sarà più una soglia di 150.000 euro: in caso di violazione, il responsabile del progetto potrà essere segnalato all’Anac.

Secondo i dati, si registra un’alta percentuale di irregolarità nei cantieri edili, con 3 cantieri su 4 coinvolti. Questa situazione peggiora ulteriormente con l’implementazione del superbonus. Nei lavori privati, la soglia per le sanzioni scende da 500.000 a 70.000 euro, corrispondente al valore di una ristrutturazione abitativa. Il committente sarà soggetto a sanzioni da 1.000 a 5.000 euro in caso di irregolarità, dovendo verificare il costo e il numero dei lavoratori impiegati.

La normativa proposta modifica le disposizioni dell’ultimo decreto Pnrr, richiedendo una verifica della congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva prima del saldo finale dei lavori. Questo significa che il numero di lavoratori impiegati deve essere proporzionato alle necessità del cantiere o dell’appalto. L’attestazione di congruità della manodopera sarà rilasciata dalle casse edili territoriali, e le sanzioni saranno applicate a soglie più basse rispetto al passato.

In caso di mancato esito positivo della verifica o di mancata regolarizzazione da parte dell’impresa, le violazioni saranno segnalate all’Anac per valutare la performance del responsabile del progetto. Nei lavori privati, se non si rispettano le regole, scatterà una sanzione amministrativa a carico del committente, che potrà variare da 1.000 a 5.000 euro.