Politica

Governo ritira emendamenti sul carcere per giornalisti

Polemiche sulla cybersicurezza e reati informatici

Governo ritira emendamenti sul carcere per giornalisti

Nuova marcia indietro del governo sul carcere per i giornalisti. Gli emendamenti al ddl sulla cybersicurezza presentati dai deputati Enrico Costa di Azione e Tommaso Calderone di Forza Italia saranno ritirati. L’annuncio è stato fatto da Costa, che però si dice pronto a combattere in aula.

Il testo sulla cybersicurezza si concentra sui reati informatici, ma non affronta il tema di chi sfrutta i risultati di tali reati. Costa aveva presentato tre emendamenti per colmare questa lacuna normativa, sottolineando l’importanza di regolare l’uso di informazioni e documenti ottenuti illegalmente.

Costa critica l’atteggiamento del governo Meloni, che inizialmente aveva accettato gli emendamenti ma ora sembra orientato a evitare ulteriori polemiche rinunciando a rafforzare le pene. Il deputato di Azione denuncia un dibattito parziale e strumentale, che ha enfatizzato solo il rapporto tra diritto di cronaca e pubblicazione di informazioni illecite, trascurando il bilanciamento tra principi costituzionali.

Il traffico di informazioni ottenute illegalmente coinvolge imprenditori che acquistano notizie sui concorrenti da hacker, politici che diffondono informazioni riservate ottenute da violazioni informatiche delle Procure e chiunque diffonda informazioni conoscendo la loro provenienza illecita. Il governo, inizialmente sensibile alle questioni sollevate dagli emendamenti, sembra aver cambiato rotta, con il partito di maggioranza che ha proposto i cambiamenti che si appresta a ritirarli.

Costa valuta la possibilità di ripresentare gli emendamenti in aula con una formulazione che eviti strumentalizzazioni, preferendo evitare una bocciatura che potrebbe impedire di riproporre il tema a breve. L’obiettivo è mantenere vivo un dibattito importante che potrebbe essere ripreso anche in aula, magari con votazione segreta.

Staff
  • PublishedMay 7, 2024