Cronaca

Morte in zipline: indagini per omicidio colposo

Donna precipita da zipline in Valtellina: cause e indagini in corso

Morte in zipline: indagini per omicidio colposo

Nessun infarto o qualsiasi altro malore è stato la causa della morte della donna che il 9 maggio scorso è precipitata da una zipline a Bema, in Valtellina. Il procuratore di Sondrio ha confermato che la morte è avvenuta a causa dei traumi riportati nella caduta. Dopo l’autopsia sul corpo di Ghizlane Moutahir, sono attualmente cinque gli indagati per omicidio colposo.

La donna, 41enne di origini marocchine residente a Sant’Angelo Lodigiano (Lodi), sarebbe deceduta a seguito dell’impatto con il suolo dopo la caduta dall’aerofune Fly Emotion. Secondo il medico legale, i primi risultati macroscopici dell’esame autoptico hanno evidenziato segni chiari di decesso per poli-traumatismi da precipitazione, escludendo la presenza di segni di un malore precedente alla caduta che potesse causare un infarto.

Dalle testimonianze e dai video registrati durante l’incidente, si è potuto osservare la donna aggrappata all’imbracatura per evitare la caduta nel vuoto, a circa venti metri dall’arrivo. Purtroppo, il suo tentativo è stato vano e la donna è precipitata davanti agli occhi dei nipoti e delle altre persone presenti in quel momento nei pressi della stazione di Bema.

Attualmente, le indagini si concentrano sull’imbracatura e sul suo corretto utilizzo. Si sta verificando se l’imbracatura fosse stata correttamente indossata e se la donna avesse tutti i dispositivi di sicurezza necessari, in particolare nella parte inferiore del corpo, supportata solo dalle staffe per i piedi.

Staff
  • PublishedMay 13, 2024