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Proteste studentesche contro la guerra in Medio Oriente al Salone del Libro di Torino

Manifestazione pro Palestina e polemiche sull'accesso con bandiere palestinesi

Proteste studentesche contro la guerra in Medio Oriente al Salone del Libro di Torino

Le proteste degli studenti italiani contro la guerra in Medio Oriente continuano a tenere banco. Durante la manifestazione pro Palestina intitolata “Tutti gli occhi su Rafah”, alcuni attivisti hanno cercato di superare i cancelli posti all’ingresso del Salone del libro di Torino. Nonostante siano stati respinti dalla polizia con scudi e manganelli, hanno perseverato nella loro protesta.

Altri studenti hanno annunciato la loro intenzione di unirsi alle proteste in altre città italiane e nel resto del mondo, esprimendo il loro dissenso riguardo all’invio di armi a chi sta perpetrando violenze contro il popolo palestinese.

Alla manifestazione hanno preso parte oltre trecento persone, tra membri dei collettivi studenteschi, dei centri sociali e della comunità islamica palestinese. Hanno srotolato una grande bandiera palestinese davanti al Lingotto Fiere, sottolineando che il Salone del libro rappresenta un evento di prestigio per Torino e il Piemonte a livello europeo.

Alcuni manifestanti hanno denunciato il fatto che, nonostante la presenza di ministri e personalità di spicco, non sia stato concesso l’accesso a coloro che portavano con sé una bandiera palestinese. Hanno criticato la presenza massiccia di poliziotti con manganelli e scudi all’ingresso, definendo la situazione inaccettabile.

Anche il fumettista Zerocalcare si è unito brevemente alla protesta, sottolineando l’assurdità di non permettere alle persone di portare avanti tematiche di così grande rilevanza all’interno di un contesto culturale come il Salone del libro.

Le tensioni e le polemiche hanno evidenziato una profonda frattura di opinioni e posizioni all’interno della società italiana riguardo alla questione mediorientale e alla solidarietà con il popolo palestinese.

Scontri al Salone del libro di Torino - LaPresse-2
Scontri al Salone del libro di Torino – Foto LaPresse