Economia

Superbonus e detrazioni fiscali: tensioni e cambiamenti nel settore delle ristrutturazioni

Il dibattito sull'allungamento delle detrazioni fiscali e le nuove regole per i lavori in corso

Superbonus e detrazioni fiscali: tensioni e cambiamenti nel settore delle ristrutturazioni

Le detrazioni in 10 anni anziché 4 per i lavori in corso stanno creando tensioni nella maggioranza di governo. Il Superbonus è un tema caldo da tempo, ma il nuovo emendamento governativo al decreto ha acceso ulteriormente la discussione. Questo non riguarda solo il Superbonus, ma anche i lavori di ristrutturazione in generale.

Il punto di contesa riguarda la retroattività delle detrazioni. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sostiene che l’emendamento è necessario per correggere il deficit nel 2025 e 2026, allineandolo agli obiettivi della NaDef 2023 e riducendo il debito. Tuttavia, l’opposizione critica il governo, definendolo “nel caos”.

Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, ha espresso preoccupazioni sulla retroattività delle norme e ha annunciato incontri con le categorie interessate per valutare possibili modifiche. Il ministero dell’Economia ha sottolineato l’importanza del provvedimento per la stabilità economica del Paese.

La novità principale riguarda l’allungamento a 10 anni del periodo per utilizzare le detrazioni relative alle spese del 2024 e 2025 per i lavori già in corso. Tuttavia, i crediti d’imposta non sono coinvolti e rimangono soggetti alle regole attuali.

Inoltre, l’emendamento impatterà sull’agevolazione per la ristrutturazione delle abitazioni a partire dal 2028, riducendo il bonus dal 36% al 30%. Questo segnala un cambiamento più ampio nelle agevolazioni per i lavori in casa, che potrebbe continuare nei prossimi anni.

Infine, si prevede che il bonus fiscale per le ristrutturazioni subirà ulteriori tagli a partire dal 2025, passando dal 50% attuale al 36% e poi al 30% dal 2028. Queste modifiche potrebbero influenzare anche i limiti di spesa e il riordino dei bonus casa per adeguarsi alle nuove direttive ambientali.

La data di stop alle caldaie a gas è stata ufficializzata, segnando un ulteriore cambiamento nel settore delle ristrutturazioni e delle agevolazioni fiscali.