Economia

Protesta dipendenti Industria Italiana Autobus contro cessione azienda

Sciopero e manifestazioni per il futuro produttivo e occupazionale

Protesta dipendenti Industria Italiana Autobus contro cessione azienda

La protesta dei dipendenti di Industria Italiana Autobus (IIA) continua, poiché l’azienda è in procinto di essere ceduta. I sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Uglm hanno confermato che oggi, lunedì 13 maggio, i lavoratori dei due stabilimenti di Bologna e Flumeri (Avellino) hanno scioperato. Questo sciopero è stato indetto in risposta alle dichiarazioni del Mimit riguardo all’accordo di vendita di IIA alla Seri Industrial. La partecipazione allo sciopero è stata quasi totale, evidenziando la preoccupazione dei dipendenti.

L’azienda, che produce autobus in Campania e Emilia Romagna, è al centro di una trattativa con la Seri Industrial dei fratelli casertani Civitillo, supportata da Leonardo e Invitalia, per la cessione della maggioranza delle azioni attualmente in mano pubblica. I lavoratori hanno manifestato e scioperato nei mesi scorsi presso il Mimit per rivendicare il diritto di essere coinvolti nelle decisioni sul futuro produttivo e occupazionale dei due stabilimenti.

Domani è previsto un incontro al Mimit con le segreterie nazionali e la prossima settimana un coordinamento nazionale, durante i quali si continuerà a chiedere che Industria Italiana Autobus rimanga un’azienda a partecipazione pubblica. I sindacati esortano il Governo a intervenire per mettere in atto un piano di rilancio industriale per un’azienda cruciale per la transizione della mobilità pubblica.

Recentemente, durante un incontro nello stabilimento di Flumeri, ha preso la parola il parlamentare Toni Ricciardi, sottolineando che la situazione della fabbrica non è improvvisa ma il risultato di una lunga storia. Ricciardi ha assicurato che si terrà alta l’attenzione sulla questione e si valuteranno le condizioni dell’azienda, che conta 600 dipendenti. L’incertezza rimane alta in attesa di eventuali interventi da parte del governo.