Politica

Inchiesta su Toti: rischi per il Pnrr e le elezioni europee

Preoccupazione di Meloni e Salvini, istituito comitato anticorruzione

Inchiesta su Toti: rischi per il Pnrr e le elezioni europee

L’inchiesta della Procura di Genova che ha portato all’arresto del presidente della Liguria, Giovanni Toti, ha destato preoccupazione nella premier Giorgia Meloni. La premier teme che possano emergere errori e irregolarità nei progetti del Pnrr, rischiando di danneggiare l’immagine del governo e rallentare l’attuazione dei progetti, soprattutto in vista delle elezioni europee di giugno.

Il timore di Meloni è che si possa verificare una reazione a catena con pesanti ricadute. L’inchiesta su Toti si estende anche al settore sanitario, con l’accusa di aver truccato i dati Covid per ottenere più vaccini.

La preoccupazione è condivisa dal sottosegretario alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, il quale ha sottolineato che il problema riguarda non solo Genova ma l’intero Paese. Rixi ha evidenziato che nessuna impresa accetterà più un appalto pubblico, specialmente dopo aver partecipato a eventi elettorali. Si prospetta un periodo di incertezza che potrebbe bloccare numerosi cantieri in Italia.

La presidente del Consiglio si impegna a evitare l’effetto domino e è pronta a confrontarsi con il vice Matteo Salvini. Quest’ultimo, in qualità di ministro delle Infrastrutture, dovrà gestire una parte significativa dei fondi provenienti dall’Unione Europea. Meloni vuole evitare una gestione opaca dei progetti, come quella che sta emergendo riguardo al ponte sullo Stretto di Messina.

Per garantire la trasparenza e prevenire fenomeni di corruzione, è stato istituito un nuovo comitato anticorruzione, su proposta del ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto. Questo comitato avrà il compito di vigilare sull’utilizzo dei fondi destinati ai progetti del Pnrr, RepowerEu, Fondo di coesione 2021-2027 e di coesione nazionale. La struttura sarà presieduta dallo stesso Fitto e vedrà la partecipazione di varie istituzioni, tra cui Polizia, Corte dei Conti, Direzione nazionale antimafia e Antiterrorismo, Autorità anticorruzione, Direzione centrale della polizia criminale, Direzione investigativa antimafia e agenzie fiscali.

Salvini ha reagito in modo cauto, continuando a difendere il governatore della Liguria e rifiutando l’ipotesi di dimissioni. Ha sottolineato il suo impegno nel contrastare la criminalità organizzata e ha espresso fiducia nei sindaci, negli imprenditori, negli ingegneri e nei progettisti. Salvini ha dichiarato di non considerare gli italiani come potenziali truffatori o delinquenti e ha accettato l’istituzione di un osservatorio anticorruzione, pur mantenendo la sua fiducia nelle figure professionali del Paese.

Staff
  • PublishedMay 14, 2024