Infermiere avvelena operatori del 118 a Bologna: arresti domiciliari
Accuse di stalking e lesioni personali per l'ex infermiere
Un ex infermiere è stato posto agli arresti domiciliari a Bologna con l’accusa di stalking e lesioni personali, in seguito alle segnalazioni di malori accusati dagli operatori della centrale operativa del 118 Emilia Est. I fatti risalgono ai mesi di luglio, agosto e settembre 2023, quando almeno sette operatori del 118 di Bologna avevano manifestato sintomi quali sonnolenza prolungata, difficoltà a mantenere l’equilibrio, stanchezza, mal di testa ed altri disturbi. Alcuni di loro erano stati ricoverati in stroke unit, come se avessero subito attacchi ischemici.
Le indagini hanno rivelato che gli operatori potrebbero essere stati avvelenati. Inizialmente si era esclusa l’ipotesi di fattori ambientali come causa dei malesseri, ma successivamente è emerso che la maggior parte degli operatori si era sentita male dopo aver consumato caffè o altre bevande lasciate incustodite. Gli esami del sangue di uno degli operatori intossicati hanno mostrato la presenza di clotiapina, un antipsicotico che non era mai stato assunto da lui e che avrebbe causato sintomi simili a quelli manifestati dagli operatori.
Nel mirino degli inquirenti è finito un operatore con ruoli gestionali, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare. Le indagini dei carabinieri hanno rivelato che l’infermiere aveva in suo possesso un medicinale ad azione ansiolitica-sedativa, il cui principio attivo è stato trovato nei campioni biologici di uno degli operatori intossicati. L’uomo aveva giustificato il possesso del farmaco dicendo di averlo utilizzato per tranquillizzare il suo cane, poiché disturbava i vicini.
Oltre al possesso del farmaco, ci sono altri indizi che coinvolgono l’operatore agli arresti domiciliari: le testimonianze delle vittime hanno rivelato la sua presenza in vari episodi di intossicazione. Secondo i carabinieri, l’uomo avrebbe addirittura tentato di depistare le indagini auto-intossicandosi con un medicinale a base di benzodiazepine. Questo episodio è stato seguito dalla comparsa di una lettera anonima, che potrebbe indicare un possibile movente di rancore nei suoi confronti.
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