Tragico incidente: 5 soldati israeliani uccisi dagli stessi compagni
Errore fatale durante operazione a Gaza
Cinque soldati israeliani appartenenti al 202º battaglione della brigata paracadutisti sono stati scambiati per nemici e uccisi dai loro stessi compagni. L’incidente è stato riportato dalle Forze di difesa israeliane, che hanno fornito i primi dettagli della dinamica.
L’episodio si è verificato nel campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, durante una nuova operazione lanciata in concomitanza con gli attacchi nella città meridionale di Rafah, dove più di un milione di civili palestinesi avevano trovato rifugio. Circa 600 mila persone hanno già lasciato la città, mentre altre 100 mila sono state nuovamente sfollate anche dal nord della Striscia a causa dell’intensificarsi dei combattimenti in quest’area.
Secondo quanto riportato dai media israeliani, i carri armati erano giunti a Jabaliya nelle prime ore del mattino, seguiti diverse ore dopo dai paracadutisti coinvolti nell’incidente. Il battaglione aveva stabilito una postazione all’interno di un edificio, dove un altro gruppo di paracadutisti si era unito in serata. Questi ultimi avevano informato che due carri armati si stavano dirigendo verso la struttura.
I soldati delle truppe di terra, avvistando una canna di cannone da una finestra dell’edificio, hanno erroneamente creduto si trattasse di forze nemiche e hanno quindi aperto il fuoco, causando la morte dei cinque paracadutisti israeliani. L’esercito ha dichiarato che l’incidente è al momento oggetto di ulteriori indagini.
Nel frattempo, a Rafah, si è verificato un altro episodio drammatico: un veicolo dell’ONU è stato preso di mira con spari, causando la morte di una persona e il ferimento grave di un’altra.
