Politica

Riforma sulla Sicurezza Stradale in Italia: Critiche e Sfide

Il dibattuto nuovo codice della strada e le posizioni contrastanti sulle misure proposte

Riforma sulla Sicurezza Stradale in Italia: Critiche e Sfide

Una nuova tragedia si è verificata sulle strade italiane, sottolineando l’importanza dell’approvazione della nuova legge sulla Sicurezza Stradale entro l’estate, un provvedimento su cui si è lavorato intensamente. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso la necessità di un’azione rapida, puntando sull’educazione stradale, la prevenzione, i controlli e una maggiore severità verso i comportamenti pericolosi.

Due gravi incidenti stradali nel casertano hanno causato la morte di quattro persone, tra cui Dimitri Iannone, noto ex concorrente del reality di Rai2 “Il Collegio”. Salvini ha commentato tali eventi sottolineando l’urgenza di adottare misure concrete.

Il focus è ora sul dibattuto nuovo codice della strada, una riforma che mira a ridurre gli incidenti e le vittime, ma che ha suscitato critiche da parte delle opposizioni e di varie associazioni, in particolare quelle dei ciclisti, che lo hanno definito “codice della strage”. Tra le disposizioni in discussione al Parlamento vi è un aumento delle sanzioni per comportamenti come la guida in stato di ebbrezza, l’uso di sostanze stupefacenti e l’utilizzo del cellulare alla guida.

Al contempo, si prevede la possibilità per le amministrazioni locali di modificare i limiti di velocità, una riduzione dell’uso degli autovelox e limitazioni alle Zone a Traffico Limitato (Ztl) e alle piste ciclabili. Salvini si è schierato contro le “zone 30” nei centri urbani, nonostante a Bologna, città emblematica di questa battaglia, si sia registrato un calo significativo degli incidenti dopo l’introduzione di tale misura.

Luca Polverini, consigliere nazionale della Federazione Italiana Ambiente Bicicletta, ha criticato l’impianto della riforma, sottolineando che essa potrebbe avere effetti opposti a quelli desiderati, limitando l’autonomia delle amministrazioni locali e indebolendo gli strumenti già esistenti per la sicurezza stradale.

Una delle principali critiche riguarda l’assenza di interventi sulla velocità, una delle principali cause degli incidenti stradali dopo la distrazione. Agire per ridurre la velocità è fondamentale per proteggere i soggetti più vulnerabili come motociclisti, ciclisti e pedoni, ma sembra che la riforma non affronti adeguatamente questa problematica.

Il nuovo codice della strada, approvato dalla Camera, introduce diverse novità riguardanti autovelox, Ztl, neopatentati e scooter in autostrada, ma resta il dubbio se sarà efficace nel ridurre gli incidenti mortali sulle strade italiane.