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Il dibattito sul check-in obbligatorio dei treni regionali: perplessità e multe

Le opinioni contrastanti sui nuovi obblighi di Trenitalia e le conseguenze per i viaggiatori

Il dibattito sul check-in obbligatorio dei treni regionali: perplessità e multe

Dallo scorso agosto, Trenitalia ha introdotto l’obbligo di check-in per i treni regionali, che consiste nell’auto-obliterazione del biglietto prima di salire a bordo. Per rendere valido il biglietto acquistato, è necessario accedere all’app di Trenitalia nell’area riservata, selezionare il biglietto da obliterare e cliccare sul check-in e barcode in fondo alla pagina, oppure seguire il link presente nell’sms o nell’email ricevuta al momento dell’acquisto. Questo passaggio aggiuntivo ha generato diverse perplessità tra i pendolari e non solo.

Dopo un periodo di tolleranza di circa 6 mesi, i controllori hanno iniziato a multare i passeggeri che non effettuano il check-in, suscitando malcontento tra coloro che non sono stati raggiunti dalla campagna di comunicazione sulla novità introdotta. Al di là delle trasgressioni e delle multe, molti si sono interrogati sul senso del check-in e se questo possa peggiorare l’esperienza dei viaggiatori.

Alcuni hanno sollevato dubbi sull’utilità del check-in, tra cui il Codancons che ha presentato un’istanza d’accesso per ottenere informazioni sugli atti che hanno portato all’obbligo del check-in per i treni regionali. Trenitalia ha risposto sottolineando che il biglietto digitale regionale è stato introdotto per semplificare l’esperienza di viaggio, consentendo cambi illimitati sulla data e sull’ora del treno fino alle 23:59 del giorno precedente il viaggio e anche il giorno stesso.

Le nuove regole per i bagagli sulle Frecce di Trenitalia hanno generato ulteriori perplessità tra i viaggiatori, portando a un dibattito online che ha coinvolto anche esperti del settore digitale. Paolo Benanti, docente e consigliere di Papa Francesco sull’intelligenza artificiale, ha definito il check-in come un “pessimo esempio di digitalizzazione”, sollevando dubbi sull’inclusività del sistema per tutti i passeggeri, in particolare per stranieri senza accesso a Internet o anziani.

Luca Mastella, ceo di Learnn, ha raccontato di aver ricevuto una multa per non aver effettuato il check-in, ma dopo aver condiviso la sua esperienza online è stato contattato da Trenitalia per collaborare al miglioramento dell’esperienza utente e alla comunicazione sull’importanza del check-in.