Polemica esclusione Saviano alla Buchmesse 2024
Reazioni e solidarietà nel mondo culturale italiano
La polemica per l’esclusione di Roberto Saviano alla Buchmesse 2024 si è diffusa rapidamente, coinvolgendo diversi ambiti, dalla politica ai social. L’Italia sarà l’ospite d’onore al Salone del libro di Francoforte, ma l’autore di “Gomorra” non è incluso nel programma. Questa decisione ha suscitato reazioni contrastanti, con Saviano che parteciperà comunque alla kermesse su invito degli editori tedeschi.
La sua reazione è stata decisa e senza mezzi termini: “Sono fiero di non essere stato invitato da quello che ritengo il più ignorante governo della storia italiana, e mi fa sorridere quanto siano inefficaci questi ostracismi. Più censurano e bloccano, più la società culturale e civile si fa sentire”, ha dichiarato su Instagram, ricevendo solidarietà da numerosi colleghi.
La situazione ha portato anche Sandro Veronesi e Paolo Giordano a rinunciare alla partecipazione alla delegazione italiana. Veronesi ha espresso il suo dissenso riguardo alle motivazioni “balorde e ridicole” addotte dal commissario Mauro Mazza per l’esclusione di Saviano, sottolineando la presunta ingerenza politica nel processo decisionale.
Veronesi ha dichiarato che, se necessario per il suo lavoro, andrà a Francoforte privatamente, mentre Giordano ha optato per un impegno alternativo, in segno di solidarietà nei confronti di Saviano.
Anche Fabio Fazio ha espresso il suo disappunto per l’accaduto, definendo la situazione “un’altra brutta figura planetaria”. Il conduttore, sempre vicino a Saviano, ha condiviso un articolo del Corriere sulla vicenda, suscitando reazioni contrastanti sui social.
Alcuni utenti hanno criticato la reazione emotiva alla mancata partecipazione di Saviano alla fiera del libro, sottolineando la presunta chiusura del mondo elitario dei salotti e delle sezioni di partito. Le opinioni si sono divise, con alcuni che hanno difeso la decisione di Saviano e altri che l’hanno criticata aspramente.
