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Approvato il primo vaccino contro la Chikungunya in Europa

Ixchiq: autorizzazione Ema per il nuovo vaccino monodose

Approvato il primo vaccino contro la Chikungunya in Europa

L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha recentemente approvato l’autorizzazione per l’immissione in commercio del primo vaccino al mondo contro il virus Chikungunya, denominato Ixchiq. Questo vaccino, prodotto dalla Valneva, è destinato all’utilizzo negli adulti con un’età di almeno 18 anni nei Paesi dell’Unione europea.

Il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) ha dato il suo parere favorevole per il rilascio del farmaco, che verrà somministrato in una singola dose, a differenza di quanto accaduto per il vaccino contro il Covid che richiedeva più dosi.

Il parere positivo del Chmp rappresenta un passo intermedio nel percorso di approvazione del vaccino Ixchiq. Ora il dossier sarà trasmesso alla Commissione europea per l’adozione di una decisione sull’autorizzazione all’immissione in commercio a livello comunitario.

Una volta ottenuta l’autorizzazione, le decisioni riguardanti il prezzo e il rimborso del vaccino saranno prese a livello nazionale, considerando il ruolo e l’utilizzo del farmaco nel contesto sanitario di ciascun Paese.

L’Ema sottolinea che il cambiamento climatico può essere responsabile di molte delle minacce sanitarie attuali, come l’aumento dei casi di malattie trasmesse da vettori come la Chikungunya, trasportata da zanzare infette. Questo fenomeno evidenzia l’importanza di un approccio integrato alla salute, noto come “One Health”.

La Chikungunya è una malattia virale trasmessa all’uomo da zanzare infette, principalmente Aedes aegypti e Aedes albopictus.

La maggior parte delle persone infette sviluppa sintomi entro 3-7 giorni, tra cui febbre, dolori articolari, mal di testa, dolori muscolari, gonfiore articolare ed eruzioni cutanee. Sebbene la maggior parte dei pazienti guarisca entro una settimana, alcuni possono soffrire di dolori articolari prolungati, mentre una piccola percentuale può sviluppare una forma grave della malattia, più comune nei neonati e negli anziani.

Attualmente non esiste un trattamento autorizzato per la Chikungunya. Le infezioni sono più diffuse nelle zone tropicali e subtropicali, con la maggior parte dei casi concentrati in America centrale e meridionale.

Sebbene la malattia non sia endemica in Europa, si sono verificati casi sporadici di trasmissione da viaggiatori infetti, soprattutto nell’Europa meridionale dove è presente il vettore Aedes.

Il vaccino Ixchiq aveva già ricevuto l’autorizzazione dalla Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti lo scorso novembre, confermando l’efficacia e la sicurezza del vaccino anche al di fuori dell’Unione europea.

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