Omicidio a Cagliari: Rapida Svolta nelle Indagini
Yari Fa Arrestato per Omicidio di Fabio Piga nel Quartiere Stampace
Le indagini sull’omicidio di Fabio Piga, 37 anni, ex carabiniere, hanno portato a una rapida svolta. Yari Fa, 19 anni e già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario. Il tragico evento si è verificato in un pub di via Caprera, nel quartiere Stampace di Cagliari, vicino al centro. Fabio Piga, ora impiegato in un’importante azienda e responsabile della sicurezza del locale, è stato colpito da una coltellata mortale al petto.
Non ci sono certezze sulla provenienza del coltello utilizzato, secondo quanto riportato dai quotidiani locali, né sulla causa della lite che ha portato all’accoltellamento intorno alle tre del mattino. Nonostante i soccorsi, il 37enne ha perso molto sangue ed è deceduto in pochi minuti. Yari Fa, residente nel quartiere di San Michele, è stato identificato dagli agenti e arrestato per omicidio volontario. Dopo essere stato interrogato, è stato trasferito in carcere a Uta, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Oggi pomeriggio è prevista l’autopsia sul corpo di Piga.
Durante il primo interrogatorio, i social di Yari Fa sono stati invasi da commenti offensivi. Una zia ha espresso il proprio dolore per la situazione, sottolineando che due famiglie sono coinvolte in questa tragedia. La questora di Cagliari, Rosanna Lavezzaro, ha definito l’accaduto come una vicenda terribile e ha confermato che si sta lavorando per fare luce sulla situazione.
La compagna di Fabio Piga, che lavora come cassiera nel locale dell’omicidio, ha condiviso un messaggio commovente sui social. L’omicidio di Piga riporta alla mente quello di Luca Mameli, avvenuto meno di un anno fa nei pressi del lungomare del Poetto, a Quartu. Anche in quel caso, una coltellata al petto durante una lite per motivi futili. Sara Mameli, sorella di Luca, ha condiviso il proprio dolore e la rabbia per la perdita di Fabio Piga, sottolineando la necessità di combattere la violenza e l’odio.
