Attacco dell’esercito ucraino sul suolo russo con missili statunitensi
Prima azione offensiva di Kiev con il supporto degli USA contro la Russia
Lunedì, fonti non ufficiali di Mosca hanno riportato che l’esercito ucraino avrebbe condotto un raid sul territorio russo utilizzando missili forniti dagli Stati Uniti. L’attacco sarebbe stato diretto contro un sistema di difesa antiaerea nella regione di Belgorod, vicino al confine con Kharkiv, dove si sta svolgendo un’offensiva delle truppe russe dal mese di maggio.
Se confermata, questa sarebbe la prima volta che Kiev attacca il suolo russo dopo l’autorizzazione degli Stati Uniti e della Germania all’uso delle proprie armi per contrastare l’avanzata russa su Kharkiv, mirando alle basi da cui partono i missili che stanno colpendo la regione. Lunedì, Mosca aveva avvertito gli Stati Uniti sui possibili errori fatali in Ucraina, in relazione all’autorizzazione sulle armi, e contemporaneamente aveva lanciato attacchi in diverse parti del Paese.
Andriy Kovaliov, portavoce dello stato maggiore ucraino, ha dichiarato che sono stati registrati oltre 2.000 raid russi in sole 24 ore. Le forze russe hanno lanciato tre attacchi missilistici contro le posizioni ucraine e le aree civili, impiegando 8 missili, 62 attacchi aerei (56 bombe aeree guidate) e 2.200 attacchi totali, di cui 128 con l’uso di sistemi missilistici.
Lunedì, il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov aveva messo in guardia gli Stati Uniti sui possibili errori che potrebbero avere conseguenze fatali, sottolineando che ci sarà un prezzo da pagare. Secondo le informazioni finora disponibili, l’autorizzazione del presidente Joe Biden riguarda esclusivamente raid con missili a corto e medio raggio per colpire le postazioni russe vicine al confine con Kharkiv, con l’obiettivo di difendere la regione minacciata dall’avanzata russa.
Tuttavia, la Russia teme che i missili occidentali possano essere impiegati anche contro il suo sistema di difese strategiche.
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