La polemica di Claudio Borghi sull’obbligo dei vaccini a scuola
Il senatore leghista propone di abolire la legge Lorenzin
Claudio Borghi, noto per le sue prese di posizione controverse, ha di nuovo scatenato polemiche. Dopo aver criticato il presidente Sergio Mattarella nel giorno della festa della Repubblica, il senatore leghista si prepara a lanciare una nuova battaglia, questa volta riguardante l’obbligo dei vaccini a scuola.
Borghi ha annunciato su Twitter di voler presentare un emendamento per abolire la legge Lorenzin sugli obblighi vaccinali per i bambini. Questa legge, approvata nel 2017, impone la vaccinazione obbligatoria per 10 malattie, tra cui poliomielite, tetano, pertosse, morbillo e varicella.
Intervistato a Tagadà su La7, Borghi ha difeso la sua proposta sostenendo che gli obblighi vaccinali non stanno funzionando e che, al contrario, stanno causando un calo drastico della copertura vaccinale. Secondo lui, l’obbligo genera rabbia e rifiuto anziché promuovere la salute pubblica.
Questa posizione ha scatenato reazioni contrastanti da parte della comunità scientifica. L’infettivologo Matteo Bassetti ha sottolineato l’importanza della legge italiana sui vaccini obbligatori come modello per molti paesi e ha criticato duramente la proposta di Borghi di eliminarla, soprattutto in un momento di recrudescenza del morbillo.
Anche il noto virologo Roberto Burioni ha commentato ironicamente su social media, accusando Borghi di mettere a rischio la salute dei bambini per fini politici. Il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, ha invece evidenziato il pericolo che comporterebbe un’eventuale approvazione dell’emendamento proposto dal senatore leghista.
Resta da vedere se la proposta di Borghi troverà consenso all’interno della Lega e della maggioranza di governo. Al momento, i vertici politici preferiscono mantenere un profilo basso su questa delicata questione.