Notizie

Il Partito belga dei lavoratori: una forza politica in crescita

Dal declino alla rinascita: il percorso del Ptb nel panorama politico belga

Il Partito belga dei lavoratori: una forza politica in crescita

Il Partito belga dei lavoratori (Ptb) è un’entità politica concreta e attiva a Bruxelles, non solo un’idea astratta o un sogno. Secondo gli ultimi sondaggi in Belgio, il Ptb si attesta oltre il 19% di consensi, posizionandosi appena sotto il potente partito di estrema destra fiammingo Vlaams Belang, noto per la sua retorica separatista e anti-immigrati. Questo progresso dei marxisti belgi ha radici che affondano circa vent’anni nel passato, quando il Ptb, sull’orlo della dissoluzione, ha saputo rinascere e rafforzarsi sia nella regione francofona che in quella fiamminga.

Questa crescita è un’eccezione nel panorama politico belga, dove la divisione dei partiti è tradizionalmente basata sull’appartenenza linguistica e culturale. Le prossime elezioni europee coincideranno con le elezioni federali e amministrative, offrendo al Ptb un’importante opportunità di dimostrare la propria forza elettorale in un contesto sempre più dominato dall’ultradestra e dalle forze conservatrici.

Il Partito dei lavoratori belga ha affrontato una lunga evoluzione, partendo dalla sua fondazione nel 1979 come reazione alle politiche revisioniste del Partito comunista belga. Dopo un periodo di declino negli anni ’90, il Ptb ha iniziato a riguadagnare consensi grazie a una serie di iniziative mirate a rispondere alle esigenze della popolazione, abbandonando progressivamente l’impronta stalinista che lo aveva caratterizzato.

Una delle prime mosse di successo del nuovo Ptb è stata la campagna per il Modello Kiwi, volta a rendere le medicine più accessibili, che ha ottenuto un ampio consenso tra gli operatori sanitari. Successivamente, il partito ha combattuto il Patto generazionale sulle pensioni proposto dai socialisti, guadagnandosi il sostegno di oltre 100mila sindacalisti. Questi sforzi hanno portato il Ptb a ottenere risultati significativi alle elezioni, entrando nel parlamento federale nel 2014 e raddoppiando i consensi alle elezioni del 2019.

Il successo del Ptb non si limita a raccogliere voti da parte dei delusi e degli arrabbiati, ma si basa anche sull’attivismo e sull’impegno costante della base militante del partito. Contrariamente alla retorica elitaria di molti partiti, il Ptb attinge i suoi sostenitori da diverse fasce della società, inclusi lavoratori, piccoli imprenditori e professionisti, che si identificano come persone comuni anche una volta eletti.

Il Ptb si distingue per la sua attenzione alla formazione politica dei suoi membri e per la trasparenza nei confronti degli elettori, adottando politiche salariali che riflettono la realtà economica della maggioranza della popolazione. Il leader del partito, Raoul Hedebouw, figlio di operai e attivista sindacale, incarna l’impegno del Ptb a favore della giustizia sociale e della lotta contro la cultura del denaro che permea altri partiti.

Il programma del Ptb si concentra su temi come la giustizia fiscale, il miglioramento dei salari, la difesa dei diritti dei lavoratori e la sostenibilità ambientale. Grazie alla sua capacità di spostare l’agenda politica e di ottenere risultati concreti, il Ptb ha dimostrato di poter influenzare il dibattito pubblico e le decisioni politiche, come nel caso della riduzione dell’Iva sul gas e sull’elettricità.

Pur non essendo mai stato al governo nazionale, il Ptb ha dimostrato la sua capacità di incidere sulle politiche locali, come nel caso del comune di Zelzate, dove una coalizione di sinistra guidata dal Ptb ha portato avanti riforme significative a favore dei cittadini e dei lavoratori. Questo esempio dimostra che il Ptb non è destinato a restare all’opposizione, ma ha il potenziale per trasformare la politica belga e ispirare una sinistra europea in cerca di nuove prospettive e soluzioni concrete.

Links: