Notizie

Curiosità e imprevisti nelle elezioni italiane

Episodi singolari e divertenti durante le tornate elettorali

Curiosità e imprevisti nelle elezioni italiane

A ogni tornata elettorale emergono episodi curiosi che catturano l’attenzione nazionale. Durante le elezioni europee, amministrative e regionali si sono verificati diversi eventi singolari che hanno animato le cronache italiane.

Partiamo da Torrazza Piemonte, dove un’elettrice ha scoperto all’interno del seggio che sulla sua scheda era stata già segnata una croce accanto al simbolo di una lista, con tanto di preferenza per un candidato consigliere. Il presidente del seggio ha documentato l’accaduto e, dopo una breve interruzione, è stato effettuato un riconteggio delle schede per garantire la regolarità delle operazioni di voto.

A Occhieppo Superiore, in provincia di Biella, i cittadini si sono trovati in mano la scheda elettorale di un Comune confinante, Occhieppo Inferiore. La situazione è stata risolta grazie alle schede di riserva e alla stampa di nuove schede da parte di una tipografia.

In un seggio di Bologna, un’insolita situazione si è verificata quando un’elettrice di nome Elly Schlein ha dovuto chiedere una nuova matita dopo aver rotto la punta. Un evento apparentemente banale, ma reso curioso dalla presenza di una figura pubblica.

A Qualiano, vicino a Napoli, una scrutatrice ha abbandonato il seggio senza tornare indietro, motivando la sua azione con la bassa retribuzione. La giovane donna è stata denunciata per abbandono di incarico senza giustificato motivo.

A Roma, più di 40 persone sono rimaste bloccate per ore in una scuola utilizzata come seggio elettorale a causa di un problema informatico. Gli scrutatori sono stati costretti a restare all’interno del seggio fino alle prime ore del mattino, quando finalmente è stato possibile inserire i dati nel sistema. La presidente di uno dei seggi ha raccontato che hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine presenti, ma senza successo, poiché sono stati indirizzati a contattare la Polizia locale, che però non ha risposto al telefono.

A Zerba, il comune più piccolo della provincia di Piacenza, entrambi i candidati sindaci hanno ottenuto lo stesso numero di voti: 28. Una situazione insolita che ha portato i cittadini a dover tornare alle urne, sperando di evitare una nuova parità. Nel secondo comune più piccolo d’Italia, Pedesina, si sono presentati due candidati sindaco di fronte a soli 42 elettori, con 30 votanti effettivi. Il nuovo sindaco è stato eletto con 24 voti.

A Cerreto di Spoleto, in provincia di Perugia, uno dei candidati sindaci ha ricevuto un solo voto, corrispondente allo 0,15% del totale. In diversi Comuni si è presentato un solo candidato, riuscendo a essere eletto superando il quorum del 40% dei votanti e il 50% dei voti validi, festeggiando la vittoria mentre le urne erano ancora aperte.

Non sono mancati gli ultra centenari alle urne, con la più anziana elettrice di Campobasso che si è recata al seggio a 108 anni. Un esempio di partecipazione civica che ha messo in ombra molti giovani e meno giovani che hanno scelto di non votare.