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Accusato di violenza sessuale su minore: il terribile caso dello zio spaventoso

Gravi accuse di abusi su una bambina minacciata con foto spaventose

Accusato di violenza sessuale su minore: il terribile caso dello zio spaventoso

Un 47enne proveniente dall’est Europa è stato accusato di violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di una minore di 14 anni, sua nipote. Le accuse sono gravi: si dice che abbia violentato la bambina per diversi anni e per evitare che parlasse, l’avrebbe minacciata con foto spaventose, dicendole che avrebbe fatto ammalare e morire i suoi genitori. La procura di Perugia ha richiesto il giudizio immediato per lui, con un’udienza fissata per il 16 settembre.

Le indagini sono iniziate quando la madre della bambina ha denunciato alla caserma le molestie sessuali ripetute subite dalla minore da parte del parente, anche vicino di casa. Le molestie sarebbero iniziate cinque anni prima, secondo le accuse. I carabinieri hanno avviato le indagini e, dopo aver ascoltato diverse persone della famiglia della minore, hanno richiesto di effettuare una perquisizione nella casa dell’uomo, compresi tutti i suoi dispositivi telefonici e informatici.

Nel telefono dell’uomo sono state trovate conversazioni con la bambina, dalle quali emerge che avrebbe molestato la minore spaventandola con gravi minacce per la salute e l’incolumità dei suoi familiari e per sé stessa. Si dice che avrebbe mostrato alla bambina foto di persone decedute per spaventarla e costringerla a subire le molestie. Dall’analisi del cellulare della bambina sono emersi messaggi in cui chiedeva all’uomo di lasciarla in pace.

La bambina ha raccontato delle molestie e delle violenze subite dallo zio quando si fermava a dormire a casa dell’uomo o quando lui andava a trovarla nella sua abitazione e nella sua camera. Per spaventarla, l’uomo avrebbe creato un falso profilo WhatsApp con il quale le inviava messaggi minacciosi, fingendosi un mostro con testa di donna e corpo di gallina, oppure facendole ascoltare un audio di una bambina deceduta per una grave malattia, minacciando che avrebbe portato via anche la nipotina.