Politica

Crisi interna alla Lega: il tradimento di Bossi e l’effetto Vannacci

Analisi della situazione politica post-elezioni europee nel Veneto

Crisi interna alla Lega: il tradimento di Bossi e l’effetto Vannacci

Mettiamoci una decima sopra. L’assessore allo Sviluppo Economico del Veneto, Roberto Marcato, ha espresso il suo commento sul risultato della Lega alle ultime elezioni europee con un post scritto su fondo nero, quasi a evocare un lutto. Marcato, fedelissimo di Luca Zaia, ha sottolineato che il clima interno al partito guidato da Matteo Salvini è molto teso. I mesi che precedono il congresso di ottobre saranno cruciali per il destino del leader. Numeri alla mano, l’exploit di preferenze del generale Roberto Vannacci non ha giovato al Carroccio, che rispetto alle politiche ha perso circa 400 mila voti.

Il malcontento di Marcato è condiviso da molti dirigenti del nord, che ora si schierano uniti al grido di “Bossi non si tocca”. Giustificano il gesto del fondatore, che ha dichiarato di aver votato Forza Italia mentre le urne erano ancora aperte, come un segnale del profondo malessere della base del partito. Quest’ultima non condivide lo spostamento dell’ala del partito verso l’estrema destra e si è opposta alla candidatura dell’ex Folgore.

Il giorno dopo le elezioni, Salvini si trova a fare i conti con il “tradimento” di Bossi e con l’ancora di salvezza rappresentata da Vannacci. Il candidato imposto dal leader leghista ha attirato su di sé una parte significativa del voto interno, utilizzando di fatto l’elettorato più estremista come trampolino di lancio per Strasburgo. In Veneto, il partito ha perso un punto percentuale rispetto alle elezioni precedenti, e Marcato ha espresso il suo scetticismo riguardo all’effetto Vannacci sui risultati.

Le parole di Marcato al Foglio sono state nette: “Fino a quando lo statuto me lo consentirà, sono libero di dire Vannacci, tu con noi non c’entri un caz**”. Il dirigente della Liga Veneta ha sottolineato che chi fa appelli al fascismo e si oppone all’autonomia differenziata non può rappresentare la Lega né la Liga.

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Umberto Bossi vota al seggio milanese di via Fabbriano accompagnato dal figlio Renzo

Il portavoce del Senatur, Paolo Grimoldi, ha aggiunto ulteriori critiche: “Lombardia e Veneto sono state stuprate da Salvini. In regione siamo passati dal 49% al 13%. Questa dirigenza ha collezionato una serie di fallimenti continui, e con Vannacci il saldo è negativo: in Veneto abbiamo perso più voti di quelli che abbiamo guadagnato.”

La candidatura di Vannacci costringerà Salvini a fare una scelta “drammatica”. Il generale dovrà decidere in quale collegio convalidare la sua candidatura, e uno tra Angelo Ciocca e Susanna Ceccardi potrebbe essere sacrificato. Ceccardi è attualmente il personaggio più citato nei meme sui social, che riprendono le card con cui in campagna elettorale chiedeva di scegliere tra lei, Elly Schlein, Mimmo Lucano, Lucia Annunziata e Ilaria Salis.

Uno dei principali esponenti del salvinismo, il senatore Claudio Borghi, è sicuramente fuori dall’Europarlamento. Salvini, nonostante cerchi di resistere, è consapevole che di fronte alla contabilità presentata dai dirigenti del nord non potrà nascondere la realtà: la Lega è in crisi nel nord e viene superata da Fratelli d’Italia nelle sue roccaforti storiche. Dopo vent’anni, ha perso a Pontida, la città simbolo del Carroccio.

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Salvini e Vannacci si danno il cinque su un palco elettorale

Roberto Marcato, militante storico e padre fondatore della Liga Veneta, ha sottolineato la necessità di una riflessione sui valori del partito. Ha espresso la preoccupazione che senza un’analisi approfondita, la Lega rischi di scomparire.

Staff
  • PublishedJune 12, 2024