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La sfida del Nuovo Fronte Popolare in Francia: unità contro l’ultradestra

Le divisioni e le alleanze della sinistra francese in vista delle elezioni legislative

La sfida del Nuovo Fronte Popolare in Francia: unità contro l’ultradestra

Pochi giorni rimangono per trovare un accordo prima della scadenza dei termini per la presentazione delle liste in vista delle elezioni legislative. La sfida del Nuovo Fronte Popolare in Francia si prospetta ardua, nonostante i leader dei principali partiti di sinistra francesi abbiano lanciato un appello all’unità per contrastare l’ultradestra rappresentata da Jordan Bardella e Marine Le Pen. Dopo la sconfitta elettorale, la decisione del presidente Emmanuel Macron di indire elezioni anticipate per il 30 giugno e il 7 luglio ha sorpreso mezza Francia e l’intera Europa. Le divisioni all’interno delle famiglie di sinistra erano già evidenti prima delle elezioni europee, con una campagna incentrata sulle differenze. L’urgenza di un appello all’unità è emersa chiaramente quando centinaia di manifestanti sono scesi in piazza per chiedere di contrastare i “facho” del Rassemblement National.

La capacità dei vari leader di costruire rapidamente una piattaforma comune che unisca socialisti, verdi, ecologisti e tutte le anime della sinistra transalpina è ancora incerta. L’annuncio dell’accordo è giunto il 10 giugno, davanti a centinaia di attivisti riuniti per protestare contro l’ultradestra. François Ruffin, Marine Tondelier, Fabien Roussel, Olivier Faure e Manuel Bompard hanno presentato un accordo di principio per costituire il Nuovo Fronte Popolare. L’idea di un “campo largo” di sinistra non è nuova, risalendo al 1936 con il primo Fronte Popolare. Il tentativo più recente è stato la Nuova unione popolare ecologista e socialista due anni fa, che ha ottenuto 151 seggi all’Assemblea Nazionale.

Dopo il 9 giugno, la minaccia rappresentata da Bardella e Le Pen è evidente. I sondaggi indicano un forte sostegno per il partito Rn, con un margine significativo rispetto agli altri gruppi politici. La crisi del presidente Macron potrebbe essere un’opportunità per la sinistra, ma è necessario chiarire i termini dell’accordo. Jean Luc Mélenchon è una figura di spicco, ma la leadership all’interno della coalizione è ancora in discussione. La necessità di una coalizione democratica e fraterna è fondamentale per il successo.

Anche stavolta, la France Insoumise ha presentato proposte per una piattaforma di rottura, mentre Place Publique ha espresso riserve sull’accordo con La France Insoumise. L’ipotesi di un leader come Laurent Berger è stata avanzata come alternativa. La decisione su chi guiderà la coalizione e se le anime di sinistra cammineranno unite sarà cruciale nei prossimi giorni, con la scadenza imminente per la presentazione delle candidature per le elezioni legislative.

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