Germania si oppone ai dazi sull’importazione di auto elettriche cinesi
Possibili ritorsioni e danni per i produttori tedeschi
La Germania si oppone all’imposizione di dazi sull’importazione di auto elettriche cinesi da parte dell’Unione europea, temendo possibili ritorsioni da parte della Cina che potrebbero colpire settori chiave come l’agricoltura, l’aviazione e le auto di lusso. Questo potrebbe danneggiare i principali produttori tedeschi come Volkswagen, Mercedes-Benz Group e Bmw, che hanno un forte mercato in Cina.
Le auto elettriche cinesi potrebbero subire un aumento di prezzo fino al 40% a causa delle nuove tariffe decise dalla Commissione europea mercoledì scorso. Bruxelles ritiene che i veicoli elettrici cinesi godano di sovvenzioni statali ingiuste che danneggiano l’economia europea.
Di fronte alla mancanza di un accordo tra l’UE e la Cina, verranno applicate tariffe individuali a diversi produttori cinesi di auto elettriche. Ad esempio, Byd sarà soggetta a una tassa del 17,4%, Geely del 20% e Saic del 38,1%. Altri produttori cinesi che hanno collaborato all’indagine subiranno un dazio medio ponderato del 21%, mentre quelli che non hanno cooperato saranno colpiti dal dazio massimo del 38,1%.
Il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha espresso la volontà di cercare una soluzione per evitare una guerra tariffaria con la Cina. Habeck si recherà in Cina la prossima settimana per discutere direttamente con le autorità cinesi. Secondo fonti di Bloomberg, il governo tedesco è ottimista sulla possibilità di risolvere la questione attraverso il dialogo diretto con la Cina e conta sull’appoggio degli alleati europei.
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